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Sesto Chakra: Ajna, il Chakra della fronte

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Ajna, il Chakra indaco della fronte
Scritto da Alexander

La serie completa iniziata dal primo chakra si avvia alla sua conclusione. Dal precedente articolo sul quinto Chakra, passiamo ora al sesto Chakra, un’ulteriore centro energetico che svolge la sua funzione essenzialmente nel mondo interiore, nella logica e nell’emozionalità di ognuno di noi.

Ecco l’analisi dettagliata del sesto Chakra, il Chakra della fronte: Ajna

La parola Ajna, in sanscrito, significa “comando” o “centro di controllo”.

Fisicamente, questo centro di energia si trova al centro della fronte. Nella cultura indiana questo Chakra costituirebbe “il terzo occhio”.

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Il Terzo occhio, o Ajna, secondo gli anichi egizi

Ad ulteriore riprova della verità di questi Chakra – anche se arrivando fin qui nella lettura della serie o ti sei convinto che non si tratta di filastrocche per i creduloni, oppure già sapevi e sentivi che i Chakra sono reali- occore fare un riferimento ad altre culture e fenomeni, con i loro archetipi e simboli. Nella cultura egizia, per esempio, spesso ricorre l’ Occhio di Horus, considerato segno di potere, prosperità e saggezza.

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L’occhio che tutto vede dall’alto della federal reserve, secondo i più pessimisti!

Un’altra allusione ad Ajna può riscontrarsi nell’ Occhio della provvidenza che sicuramente conoscerai… si tratta del famoso occhio che tutto vede racchiuso nel vertice della piramide raffigurata nella banconota da $1,00 (forse non sai, però, che è raffigurato anche nella banconota di più grande taglio delle Grivnie ungheresi). Lo stesso simbolo, è poi tra i principali della Massoneria.

A mio parere, esempio di “Terzo occhio” è pure l’occhio di Sauron nella trilogia del Signore degli anelli.

Tutto ciò dimostra come l’umanità, sin dai tempi più remoti, ha intuito l’esistenza di poteri dell’uomo non immediatamente apparenti ed accessibili, ma non per questo meno reali.

Uno dei modi per avere il sesto Chakra aperto sarebbe di mangiare cibo indaco. 

Le energie sprigionate da Ajna sono a loro volta viola, la persona con una preponderante attività del sesto Chakra ha un’aura viola/indaco.

Il suono del Chakra della fronte è: Sham.

Il Sesto Chakra rappresenta l’archetipo della maturazione spirituale, ma anche della piena maturazione del raziocinio. Anzi, Un corretto fluire delle energie attraverso il sesto Chakra si ottiene quando razionalità, intuito e visioni sono felicemente ed efficacemente integrate.

Il soggetto con un sesto Chakra sblocato, attivo e funzionante ha visioni ed intuizioni (come le hanno tutti, del resto) e le apprezza, le considera pienamente valevoli ed in grado di ispirare la sua azione, se non addirittura di guidarla fin nei minimi dettagli. Il sesto Chakra, in altri termini, consente l’ “ascolto” del proprio Se superiore, immortale ed infinito.

Trovandosi il pianeta (almeno a far data dal 2012) in una fase di evoluzione e maturazione spirituale globale, vi è chi sostiene che i nati negli ultimi anni siano dotati, già dalla nascita, di una forza di Ajna superiore a quella presente in altri umani; questi ultimi, invece, devono attraversare maggiori travagli e prove prima di fare pieno accesso alle facoltà del sesto Chakra. Tali bambini sono chiamati “bambini indaco”, con riferimento al colore del Chakra in loro prevalente.

Secondo alcune teorie complottiste, e basate sulla paura (le quali non sono ben accolte su queste pagine) sarebbe in atto una campagna, decisa dai cosiddetti “poteri forti” per ostacolare la scoperta, da parte delle masse, del terzo occhio. Con il sesto chakra bloccato, infatti, gli umani perderebbero contatto con la loro natura divina, e rinuncerebbero alle infinite possibilità di realizzazione e felicità che solo la piena attivazione del Chakra in questione offrirebbe. Con un grande flusso di energia attraverso Ajna, infatti, la Legge di Attrazione sarebbe di molto più facile applicazione, si potrebbe comunicare con angeli e spiriti guida, nonchè con i propri cari deceduti, si potrebbe avere premonizione di avvenimenti spiacevoli ed evitarli, si potrebbe “vedere con i propri occhi” che la morte non esiste – almeno nella forma terrorizzante in cui la conosciamo- e tanto altro.

Uno dei metodi con cui questi poteri forti costringerebbero noialtri all’oblio, ed ad un triste incancrenirsi del terzo occhio, sarebbe somministrandoci il fluoro, attraverso l’acqua potabile ed il 90% dei dentifrici in commercio. Non mi dilungo oltre sulla teoria complottista, anche perchè credo che dare troppa importanza alle teorie complottiste di qaualsivoglia genere – nonchè alla negatività della gran parte dei media – sia un’attività che in se stessa atrofizza il sesto Chakra.

Gli organi e le parti del corpo direttamente influenzati dal sesto Chakra sono:

Il cervello, il sistema nervoso, gli occhi, le orecchie ed il naso.

La ghiandola associata al Chakra è la ghiandola pineale.

Le difunzioni energetiche di questo Chakra:

Minano la nostra intelligenza emozionale, impediscono un corretto apprendimento dalle esperienze della vita, impediscono una sintonia con il prossimo ed una profonda comprensione degli altri, dai quali, invece, possiamo e dobbiamo imparare tanto.

Un sottosviluppo delle abilità intellettuali e le difficoltà nell’apprendimento sono anche sintomatiche di un sesto Chakra bloccato o non propriamente funzionante.

I malesseri fisici conseguenti a disfunzionamenti di Ajna sono: tumori al cervello, emorragie cerebrali, colpi apoplettici, cecità e sordità.

Le paure connesse all’operare del chakra sono:

  • Guardarsi dentro e scoprire le proprie debolezze;
  • Guardare e conoscere la verità, soprattutto quando situazioni di stres o nervosismo obnubilano il giudizio;
  • Confrontarsi con il proprio “lato oscuro”.

Come già scritto, quinto e sesto Chakra sono essenzialmente votati all’interiorità ed allo spirito, l’elemento connesso ad Ajna è, conseguentemente, la materia invisibile ed inaudibile della spiritualità.

Il sacramento correlato al sesto Chakra – bigotti attenzione- è l’Ordinazione sacerdotale.

Ebbene sì, anche senza sottostare alle gerarchie ecclesiastiche, è possibile perseguire una maturazione spirituale – anzi, quest’ ultima è favorita dall’allontanarsi da qualsivoglia gerarchia. Che si intende, dunque, accostando il quinto Chakra all’Ordinazione?

Così come il sacerdote è “promosso” ad esprimere la volontà di Dio, colui che abbia esplorato le tematiche e lezioni dei primi quattro chakra, e sviluppato correttamente l’energia relativa al quinto e sesto chakra, può esprimere attraverso di se la volontà e potenzadi Dio. Tale soggetto comprende che abbandonandosi alla propria essenza spirituale prima (quarto Chakra) e poi esprimendola, questi fa la volontà del divino; ciò sempre senza tuniche ed abiti talari di sorta.

Il grande messaggio, la grande verità spirituale connessa al quinto Chakra è:

“Ricerca sempre la verità”

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… la verità per cui il mondo esterno è un’illusione, che i significati e le essenze delle cose, delle esperienze e delle persone non sono quelli visibili a prima vista. La verità che la nostra percezione, seppur valida, non è che una dei miliardi di percezioni possibili, e per quanto tale è da prendere con leggerezza, dovendo sempre essere pronti a riconsiderarla e ridimensionarla. La verità che occorre imparare a leggere le situazioni per la loro valenza simbolica, oltrechè per il loro significato più ovvio. La verità che intuizioni, visioni, sogni e premonizioni hanno una dignità di molto superiore a quella che la nostra cultura troppo superficialmente riconosce loro.

Un corretto interfacciarsi con questo centro energetico si manifesta, tra l’altro:

  • Nel non temere la morte;
  • Nell’essere pronto a ricevere guida e indicazioni dal proprio Se superiore;
  • Nel distaccamento, od almeno, nel saper prescindere dai beni materiali;
  • Nell’avere avuto visioni di vite precedenti ed/o viaggi astrali;
  • Nell’avere avuto sentore della Consapevolezza Universale;
  • Nel non essere schiavo delle pulsioni sessuali.
Quando l’energia è sana, in equilibrio e ben gestita si è:

Si ha intelligenza emozionale, si è capaci di esprimere la creatività. Si ama comunicare attraverso simboli ed allegorie. Si è pervasi da una grande positività ed ottimismo, non può essere altrimenti quando si ha percezione dell’infinita bellezza della Creazione.

Si è in grado di soppesare le intuizioni consce e quelle inconsce. L’attività cerebrale è dinamica ed efficiente.

Perfettamente consapevoli della completezza del momento presente ed inebriati dallo stesso.

Meditazione e sesto Chakra sono in rapporto molto stretto. Uno degli effetti benefici della meditazione è, infatti, quello di familiarizzare con una visione della vita spersonalizzata, cioè separata dal se e dalla mente. I altri termini, attraverso una pratica costante della meditazione si acquisisce una visione “diversa” della propria persona, del proprio carattere e delle proprie esperienze. Questo induce ad assumere una prospettiva di più ampio raggio sulla propria vita. Ciò comporta, come ulteriore conseguenza, la comprensione del valore simbolico degli eventi e dell’essenza energetica dell’Universo. Non solo, ma si può essere più comprensivi ed empatici verso i propri cari ed amici (e l’umanità in generale) una volta acquisita questa visione diversa e di più ampio spettro. Sviluppando le energie del sesto Chakra si abbatte l’esigenza e necessità di giudicare severamente il prossimo (poichè si è compreso e sentito che divisione e separazione dal prossimo non sono veramente sussistenti).

Quando l’energia di Ajna è prorompente si è:

Tirannici, dogmatici, eccessivamente orgogliosi e, nella peggiore delle ipotesi, tendenti al demoniaco. Ciò perchè nell’esplorare la propria essenza Divina e spirituale si assume anche consapevolezza dell’ esistenza (e della grande potenza) del proprio lato oscuro, e si sceglie, sostanzialmente, di usare il proprio potere per il male. Purtuttavia è nel grande schema della creazione che esistano questi soggetti “portatori” del male i quali sono un essenziale contrappunto della positività, ed assolvono ad un compito ingrato, ma necessario.

Quando l’energia del sesto Chakra è carente si è:

Schizofrenici, eccessivamente sensibili alla negatività altrui, indisciplinati e timorosi del successo e la felicità (si, si può essere spaventati, inconsapevolmente, anche di ciò).

Come nei precedenti episodi, ti propongo una parte più pratica con esercizi per comprendere il proprio rapporto con il sesto Chakra. Si tratta di domande e riflessioni che ti invito a considerare attentamente.

Eccole:

Cosa è importante imparare per me in questa vita?

Cosa dovrei/vorrei fare nella vita?

Se facessi ciò, cosa importerebbe fare questo cambio?

Quale è la vera natura della realtà?

Cosa è Dio?

Come posso cambiare le mie percezioni e la mia mente per apprendere quale è la vera natura della realtà e migliorare nel cogliere questa natura?

Perchè emetto alcuni dei miei giudizi negativi sul prossimo?

Come migliorerebbe la mia vita se non emettessi questi giudizi?

Vivere veramente nel momento presente migliorerebbe la mia vita?

In che modo vivere nel momento presente, distaccato seriamente dal passato e dal futuro, significherebbe avere migliorato la comprensione della mia vera natura?

Ti consiglio vivamente la lettura di “Anatomia dello spirito” di Caroline Myss, se sei interessato all’ approfondimento della conoscenza dei Chakra e del loro influsso sulla salute. Lo trovi cliccando qui.

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2 Comments

  • bellissimo questo articolo del Sesto Chakra, molto esaustivo, il mio modestissimo parere basato sulla mia esperienza personale e sulla conoscenza di molte anime e’ che ci sono parecchi adulti che avevano in forma embrionale queste caratteristiche e che solo dopo un travaglio di tipo emotivo si sono risvegliate cosi’ come molti bambini denominati indago.

    • Ciao Monica. Troppo gentile. Grazie per essere intervenuta qui- con una solerzia notevole- e grazie per le belle parole scritte su G+. Dopo mesi e mesi di “sacrifici” per questo sito, avendo anche dovuto “affrontare” amici e parenti che hanno criticato l’idea e la sostenibilità economica (del sito), ricevere parole come le tue è motivo di grande orgoglio ed è un chiaro segno dell’Universo che sono su una strada che è, contrariamente all’opinione dei disfattisti, più che giusta, degna e che attrarrà anche soddisfazioni economiche.
      Venendo al tuo commento: io penso che TUTTI, non solo alcuni adulti, abbiano questi “doni” o potenzialità… non tutti, però, realizzano di averle e le sviluppano al meglio (nè provano a svilupparle al meglio). Circa i bambini Indaco, la loro differenza è che, avendo avuto il privilegio di nascere in una epoca più favorevole, hanno più possibilità di fare esplodere il potenziale che, ripeto, è equamente distribuito in OGNUNO. Noi adulti siamo comunque importantissimi perchè possiamo aiutare e proteggere queste anime privilegiate, e non dobbiamo soffocare il loro potenziale, cosa che abbiamo subito noi più “anzianotti”.