Business Efficienza

La Legge della mente: meglio essere i primi nella mente che i primi nel mercato

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Scritto da Alexander

Se non si è stati sufficientemente bravi o fortunati per avvalersi, per il successo del proprio prodotto o servizio, della legge della categoria di cui al precedente articolo, o della legge del successo dei primi, non dei migliori, si può ancora sperare di arrivare alla vittoria imprenditoriale con la legge che discuteremo in questo articolo: “la legge della mente”. Vediamo un’altro tra i segreti di un imprenditore di successo…

Du Mont inventò la prima televisione, Hurley introdusse nel mercato la prima lavatrice. Tutti morti e sepolti dalle guerre commerciali. Ciò, appunto, sembrerebbe sancire la disfatta dell’importanza di essere primi nel mercato per vincere, invece si tratta semplicemente di una eccezione, o meglio di un raffinamento della legge dei primi: lette insieme, le due leggi sanciscono che, per raggiungere il grande successo imprenditoriale aiuta molto essere i primi ad offrire un determinato prodotto servizio ed/oppure essere essere percepiti e riconosciuti come i primi ad offrire quel determinato prodotto/servizio senza considerazione del fatto che non lo si sia stati veramente.

Ancora un’esempio: la IBM non fu la prima ad entrare (creare) il mercato dei PC, lo fu Remington Rand con il suo UNIVAC, però, grazie a manovre pubblicitarie astute, la IBM vinse la battaglia per conquistare la mente dei consumatori molto presto. Come già affermato nei precedenti articoli: le battaglie per il successo imprenditoriale sono battaglie di percezioni, non di qualità dei prodotti/servizi: la legge qui discussa è corollario di ciò.

Molti imprenditori inciampano perchè ignorano o tralasciano al vera importanza di questa legge: hanno una grande idea che rivoluzionerà (rivoluzionerebbe) il mercato, e ciò potrebbe veramente essere il caso, ma la sfida risiede nel fare entrare questo concetto nella mente del pubblico.

Taluni imprenditori possono permettersi il lusso (o lo scempio) di dare alla sfida accennata una risposta abituale: denaro. Migliorano il prodotto/servizio con il denaro, fanno marketing, conferenze stampa, pubblicità. Sfortunatamente ciò rafforza la percezione che la risposta a tutti i problemi di commercializzazione sia una:ancora denaro. Ma non è così, il denaro è una voragine senza fondo per gli sprechi, quasi come l’attività di governo. Il fatto è che cambiare le menti sulla scelta di prodotti e servizi è un’impresa probabilmente destinata a fallire.

Poichè la mente non è propensa al cambiamento, è assai opportuno entrarvi con grande pompa e decisione, e non un poco alla volta. Bisogna sorprenderla, lasciarla senza fiato, impossibilitata a pensare. Bisogna stamparle in faccia che un prodotto/servizio è il PRIMO a pararsi davanti a lei (quindi il migliore), anche se non è stato cronologicamente il primo. In ciò aiuta anche un nome semplice e che colpisca. A proposito di imprenditori famosi:Apple era più facile di MITS altair8800.

Foto di Pawel Czervinsky

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