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Paradossi: i 20 che, se capiti, facilitano le scelte della vita

Efficienza e paradossi, crescita personale e paradossi
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Scritto da Alexander

Alcune delle grandi verità della vita sono contraddittorie, o veri e propri paradossi. Ciò le rende maledettamente difficili da cogliere e/o applicare. Anche il messaggio di fondo di questo sito, cioé che avremmo un potere straordinario al nostro servizio, si nasconde nelle complessità dell’esperienza, rendendoci il gioco così stramaledettamente difficile (a volte). Si tratta proprio di paradossi logici, impossibili da credere, ma veri. Altre volte si tratta solo di stranezze. Comunque, se ci si sforza di vedere oltre la superficie di tali paradossi, si può accedere a vere e proprie perle di saggezza che possono indicarci “la via”…

Allora, vuoi sapere quali sono questi paradossi? Vuoi capire se sei d’accordo circa la loro esistenza e, soprattutto, se la loro comprensione può aiutarti?

Leggi oltre.

1.Più odi un aspetto caratteriale in qualcuno, più é probabile che lo abbia tu stesso, o che stia cercando di ignorarlo in te.

Carl Jung sosteneva che i tratti degli altri che non sopportiamo sono parti di noi stessi che ignoriamo o vogliamo ignorare. Per coloro che hanno una visione maggiormente spirituale, ciò é coerente con l’idea che il mondo sia una nostra creazione, una nostra visione od un nostro sogno, con l’idea, insomma che noi, tutti, siamo universo.

Freud parlava di “proiezioni”, noialtri parliamo di “essere degli str%$zi”. Ad esempio: la donna insicura sulla propria forma fisica, tende a chiamare grasse le altre donne. La persona con problemi economici critica gli altri per il come li hanno ottenuti. Circa il denaro, assicurati di leggere questo articolo su uno degli ostacoli al manifestare i soldi nella tua vita.

2.Le persone che non danno fiducia non ricevono fiducia.

Le persone insicure o paranoiche, le quali non riescono a dare fiducia al prossimo, diventano i principali colpevoli del fatto che non ricevono fiducia dagli altri. Boicottano le relazioni che capitano loro, facendole fallire, alla ricerca (inconsapevole) di ulteriori motivi per continuare ad essere sfiduciati.

Nell’ambito amoroso, una dinamica analoga si verifica quando si ferisce l’altro credendo così di non essere feriti.

3.Più provi a colpire il prossimo, meno riuscirai a colpirlo.

Chi spinge ed insiste troppo non piace, in tutti i campi e settori.

4.Più fallisci più é facile che tu abbia successo.

La letteratura sulla crescita personale abbonda di citazioni ed esempi a piena conferma di questo paradosso. É abusato quasi l’esempio di Thomas Edison che fallì miseramente circa 1000 volte prima di inventare la lampadina, per sua stessa ammissione. Ancora, si legge di frequente che i fallimenti sono lezioni e non avvenimenti su cui piangere (io stesso lo scrivo nell’ ebook che regalo agli iscritti). Qualunque cosa significhi avere successo, questo si ottiene con il miglioramento continuo. Il miglioramento si ottiene attraverso fallimenti e lezioni. Credo che non vi siano alternative.

5.Più una cosa ti spaventa, più dovresti farla (probabilmente).

Oh, aspetta, non ti andare a buttare dalla finestra per vedere se riesci a volare! Tornando seri, tranne le cose che ti mettono in pericolo di vita, tante altre azioni ed attività che mettono paura dovrebbero essere intraprese. L’istinto di sopravvivenza fa il suo lavoro sin troppo bene –purtroppo-  facendo scattare la paura ed il dubbio ed ostacolandoci nel farci raggiungere i nostri traguardi ambiziosi, costringendoci all’inazione.

Se vuoi avanzare nella tua carriera dovresti avere i cosiddetti per andare contro l’opinione comune e sensata, e chiedere al boss la promozione o l’aumento. Se vuoi conquistare una donna devi, nella maggior parte dei casi, sconfiggere la timidezza. Dovresti, in altri frangenti, imparare a parlare in pubblico… e così via. Insomma, vi sono situazioni difficili in cui devi superare le tue comode abitudini “uscire dalla tua zona di comfort”, come spesso si dice.

In uno degli articoli sulla Legge di Attrazione, quello sul raggiungimento degli obiettivi attraverso l’intento, menziono come il raggiungimento dei risultati sperati avvenga anche superando periodi di difficoltà, in cui ci accadono cose che non sappiamo interpretare, che magari ci spaventano, ma che sono proprio i passaggi fondamentali per giungere a ciò che desideriamo.

6.Più ti spaventa la morte, meno ti godi la vita.

É quasi una continuazione del paradosso precedente. Come prima, anche qui giova l’ovvia precisazione per cui non é necessario essere dei pazzi smidollati per stare bene, né é necessario rischiare la vita per essere contenti. Infatti, qui alludo alla paura della morte nel senso molto generale della paura di fallire, di sbagliare, di non trovare appoggio e risorse per fare quello che desideri.

Quindi, se ti liberi di questa paura, e sposi nel profondo l’idea che tutto é bene, tutto può avere risvolti positivi, riesci a “fare accadere” le cose.

7.Più impari, più ti accorgi di non sapere.

Triste? Forse. Prenditela con Socrate, riporto in parafrasi una delle sue più celebri citazioni. Un timido consiglio é di accettare la cosa, di esserne anche affascinato, ma di impedire che ciò sia motivo di infinite pippe mentali e di procrastinazione. C’é una questione da risolvere? Un’attività da mettere in piedi? Una dieta da cominciare? Fai un po’ di studio, chiedi pareri, poi INIZIA (molto presto).

9.Più siamo connessi, più siamo isolati.

Aspetta, faccio un selfie per fare vedere ai miei 4000 amici che sono al Polo sud. Peccato che 3000 di questi non si ricordino nemmeno dove mi hanno incontrato, peccato che 300 di questi magari mi wazzappano tre ore al giorno ma, magicamente, non trovano nemmeno il tempo per un caffé… La tecnoglogia, purtroppo, sembra unirci, ma ci allontana. Aumenta le paure, il senso di isolamento dagli altri, la falsa idea che non abbiamo bisogno di tanto contatto umano per stre meglio.

Miglioramento personale e difficoltà della vita

Differenti piani da comprendere.

10.Più hai paura di sbagliare, più sbaglierai.

Chiamata la “profezia che si autoadempie”. Se ti pare, é la Legge di Attrazione in azione (in negativo). Certo é tristemenete vero…Paradosso logico stretto parente di quelli ai numeri 5 e 6.

11.Più bramiamo qualcosa, più la rendiamo difficile.

L’ossesione per ottenere qualcosa, il bramarla, l’analizzarla sotto cento angoli, la rendono più difficile. Anche qui, una azione, in sfregio alla paura, alle remore ed ai condizionamenti, può ottenere più risultati che ore di analisi e dubbi.

12.Più qualcosa é disponibile, meno la apprezziamo.

Più che un paradosso, si tratta di una distorsione cognitiva, provata statisticamente. Quando qualcosa non é disponibile o é percepita come presente in scarse quantità, automaticamente assume più valore ai nostri occhi, solo sulla base di queste caratteristiche. É una fallacia. Innanzitutto, perché nel nostro Universo, non esistono i concetti della limitazione e della scarsità, se non come creazioni prettamente umane. In secondo luogo, é un paradosso dannoso e “sbagliato” perché non é vero che le cose apparentemente scarse sono migliori. Ti verrà sicuramente in mente un qualcosa che ti dà tanta soddisfazione e che é assolutamente abbondante.

13.Il modo più facile per “trovare qualcuno” é non averne bisogno.

Anche con questo paradosso rischio di sfiorare il luogo comune. Avrai certamente sentito, come consiglio, quello di non insistere a trovare la persona con cui stare, perché così avresti reso più difficile la cosa. A me é capitato. Vale per tutto ciò che si desidera. La cosa veramente difficile é trovare l’equilibrio tra il desiderio, anche forte, per qualcosa ed il lasciarla venire, senza troppo scervellarsi ed agire. Questo paradosso é uno degli ostacoli al funzionamento della Legge di Attrazione.

14.Più ammetterai onestamente i tuoi difetti, meno le persone penseranno che ne abbia.

Sì, se non hai problemi a parlare dei tuoi difetti, dei tuoi dubbi e delle tue difficoltà, troverai tanta comprensione, tanta empatia e… persone che crederanno che tu abbia ben pochi difetti.

15.Più vuoi tenerti stretto qualcuno più lo allontani.

Insieme al paradosso di cui al punto 13, anche questo fa parte del bagaglio di conoscenze di tutti (o quasi). Molti lo sanno ma non riescono a migliorare il comportamento per raggiungere gli effetti da loro sperati. Comuqnue, se obblighi qualcuno ad amarti, a stare con te, potrai ottenere il simulacro esterno dell’essere amato ed in compagnia, ma la persona “costretta” saprà bene di esserlo e scapperà alla prima occasione.

16.Più dibatti con qualcuno, meno puoi convincerlo della giustezza della tua opinione

Questo per una ragione molto semplice: i dibattiti e gli scontri sono emozionali, non logici. Ciascun dibattente entra l’arena per difendere la sua visione del mondo, di quello in cui crede (o che gli  stato inculcato); non per avere una migliore e più vasta comprensione della materia contesa, ed ancor meno per armonizzare le sue idee con quelle dello “sfidante”.

17.Più opzioni hai, meno sarai contento con quella che avrai scelto

Anche questo paradosso é stato “scientificamente provato”. La scontentezza derivante dalla scelta effettuata deriva dalla circostanza che questa é stata fatta a costo del sacrificio di molte (troppe) altre, per cui viene percepita come erronea se comparata con la vasta uantità di possibilità alternative che sono, inoltre, idealizzate (immaginate migliori di come sarebbero state).

18.Quanto più qualcuno é convinto, quanto meno é probabile che sappia su un dato argomento.

Se si conosce molto di un argomento, si é più pronti ad accogliere nuove idee e teorie su quello ed altri argomenti. Ciò succede anche come conseguenza di quanto descritto al punto 7. Bertrand Russel disse:

[Tweet “Il problema é che gli stupidi sono convinti, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi”]

19.L’unica certezza é (non la morte) ma che non c’é niente di certo.

20 L’Unica costante é il cambiamento.

Forse non significa molto, ma é vero. Anche se sei immobile, vi saranno un milione di cose nel tuo organismo e nell’ambiente che cambiano miliardi di volte ogni secondo. Cavalca l’onda!

Foto di Virigl Ispas e Brett Kiger

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