Spiritualità

10 Motivi per non appartenere ad una religione. Attenti al #7.

La religione blocca la legge di attrazione?
Processioni di pasqua in Andalusia. Foto di Cokul@flickr
Scritto da Alexander

Ti avverto, quello che segue è un articolo eccezionalmente lungo, per cui ti invito a salvarti la pagina così da potere tornare facilmente a proseguire la lettura se la dovessi interrompere. Del resto spiegare perchè non appartenere ad una religione è cosa complessa, dato che la religiosità è tristemente radicata nella popolazione.

Qualunque religione intesa come: gerarchia, come rituali prestabiliti o come organizzazione è in netto contrasto con il vero messaggio di ogni religione, sia essa cattolica o avventista del settimo giorno. Il Cristo chiese espressamente di NON fondare alcuna chiesa… i tristi risultati dell’irriverenza alla sua richiesta sono sotto gli occhi di tutti…

Se sei chiuso mentalmente, ti sconsiglio di proseguire…

Ti scrivo un breve indice/sintesi, così da facilitarti la “navigazione”:

1.Spiritualità per principianti.

In questa sezione esprimo l’idea che aderire ad una religione istituzionalizzata renda la consapevolezza spirituale più elementare.

2.Perdita della percezione della profondità spirituale.

In questa sezione esprimo l’idea che l’attaccare la visione spirituale a dei dogmi, come quelli proposti dalle religioni ufficiali, limiti l’indagine spirituale. Si tratta di un’approfondimento di quanto espresso nel punto 1.

3.Palestre di persuasione all’obbedienza.

Qui esprimo come le religioni istituzionali effettuino un lavaggio del cervello ed inducano i seguaci ad una obbendienza supina ed acritica.

4.Inefficienza.

Siccome nella crescita personale la gestione ottimale del tempo è un pilastro importante, in questa parte sottolineo come il dedicarsi ad una religione istituzionale importi, semplicemente, uno spreco di tempo.

5.Supporto ai pedofili.

Che vi siano stati numerosi scandali in merito ad “operatori spirituali” pedofili è cosa nota, quindi la mia invettiva potrebbe apparire quasi scontata. Eppure non lo è, dato che, nonostante tali scandali, miliardi di persone fanno orecchie da mercante e continuano indefessi a dare credito ad istituzioni la cui fanfaroneria e criminalità è provata da millenni.

6.L’incesto è meglio.

In questa sezione porto l’attenzione del lettore ad un fenomeno spesso sottaciuto: l’appiattimento ideale-culturale che succede quando i seguaci di una religione si chiudono a riccio frequentando solo altri co-accoliti, eventualmente generando prole già destinata a fare parte della parrocchia.

7.Ipocrisia od Idiozia.

In questa sezione espongo come, troppo spesso, chi è parte di una religione istituzionale lo sia o per superficialità o per ipocrisia.

8. Falsità ereditate.

Continuando la logica di cui alla sezione precedente viene da chiedersi: Ma è davvero necessario credere in quello che ci è stato inculcato da famiglia e società?

9.Compassione in catene.

Qui espongo come la religione istituzionale allontani dalla vera compassione e dal vero amore.

Cliccando qui trovi un articolo che parla di questo Amore.

10. La fede è Paura.

In logica prosecuzione di quanto esposto al punto precedente, qui sottolineo come la “fede” delle religioni istituzionali, lungi dal costituire una speranza ed un avvicinamento all’amore, costituisce Paura. Qui trovi una chiarificazione del concetto di paura.

Se è vero che la crescita spirituale ed interiore sono tra le cose più importanti da perseguire nella vita- e spero che questo sito sarà di aiuto in ciò – seguire una religione istituzionalizzata è,  secondo me, la peggiore maniera di tendere a questi traguardi. In questo articolo esporrò 10 motivi per cui non bisognerebbe “arruolarsi” in una religione per vivere con felicità, pienezza e consapevolezza.

Essendo il Cattolicesimo la più importante religione della Terra, nonchè quella che conosco meglio, molti degli appunti contro le religioni istituzionalizzate saranno ispirati dalle grandi carenze del Cattolicesimo stesso; occorre tenere presente, però, che anche le altre religioni non sono immuni da tali appunti… sinanche il Buddismo , che sembra spesso il più depurato dai difetti delle religioni istituzionali, è soggetto a molte delle critiche di cui scrivo.

1.Spiritualità per principianti.

Se la tua consapevolezza è pari a quella di una pietra, e se il tuo pensiero è frammisto con sensi di colpa e vergogna (magari con l’aggiunta di un pizzico di pensiero autodistruttivo) allora aderire ad una religione ufficiale ti potrebbe effettivamente aiutare ad innalzare la consapevolezza. Il tuo equilibrio mentale, però, rimarrebbe altamente disfunzionale. Avresti solo cambiato un sistema di ragionamento viziato con un altro sistema viziato.

Invece, le persone mediamente intelligenti, senza forti problemi nell’area dell’autostima, subiscono un abbassamento della consapevolezza con la pratica di una religione. Innegabilmente, alcuni precetti religiosi sono stimolanti e possono rafforzare la persona; ma, nell’insieme, la decisione di partecipare ad una religione rischia piuttosto di obnubilare la mente con un ampio carico di concetti sbagliati.

Aderendo ad una religione, si preferisce un pensiero collettivo e confuso al pensiero individuale focalizzato ed indipendente. Anzichè imparare da soli a scoprire la verità ci viene detto cosa credere. Questo non accresce la crescita spirituale, anzi, frena la possibilità di uno sviluppo autonomo e costante. La religione è un interruttore di spegnimento di certe funzioni della mente.

Lascia la mitologia religiosa alle spalle. La tua mente è uno strumento di ricerca e crescita spirituale migliore di qualunque insegnamento religioso.

2.Perdita della percezione della profondità spirituale.

Uno dei più grandi errori che puoi fare è quello di attaccare la tua identità ad una particolare religione o filosofia, sostenendo, ad esempio: “Io sono Cattolico” oppure “Io sono Buddista”. Questo ti costringe ad una fissità prospettica e  toglie alla tua mente la capacità di percezione spirituale profonda e di comprensione corretta e viva della realtà. Se ti sembrano effetti desiderabili, a questo punto faresti bene ad accecarti pure un occhio. Staresti più a tuo agio con un unico strumento di visione ed a non doverti sforzare di sintetizzare quello che vedi con ben due occhi.

Le “Verità religiose” sono radicate in un Sistema, in una prospettiva fissa. Ma la Verità non è dipendente da alcuna prospettiva e regola. Se credi che le verità religiose siano La Verità, confondi delle ombre con la luce, e sei destinato a brancolare nel buio ed ad errare. La Chiarezza non ti è mai offerta, tra le poche risposte ottieni quella abbastanza elusiva per cui la vita è un grande mistero. In realtà, i misteri religiosi non derivano dal fatto che vi sono questioni ignote ed irrisolvibili, quanto piuttosto dal fatto che si prova a risolvere queste questioni partendo dai dogmi e dai principi religiosi ineluttabili.

Solo essendo pronti a cambiare i propri parametri di riferimento si possono ottenere, o provare ad ottenere, le risposte alle difficili questioni della vita”, e NON rimanendo all’ interno di un insieme di regole prestabilite (come quelle che le religioni vogliono perpetrare).

3.Palestre di persuasione all’obbedienza.

[Tweet “Le religioni sono gerarchie autoritarie concepite per limitare il tuo libero arbitrio.”]

Sono strutture disegnate per convincerti per abdicare al tuo potere in favore di soggetti che, invece, amano utilizzare questo potere al tuo posto. Ovviamente, le religioni non si dichiarano come entità come quelle descritte, ma lo sono.

La loro specialità è di trasformare gli uomini in pecore. Sono tra i mezzi di condizionamento sociale più potenti. Operano erodendo subdolamente la fiducia che il fedele ha nel proprio intelletto e nelle proprie capacità, convincendolo poi, pian piano, a delegare tale potere a qualcosa di esterno, come una deità, una figura carismatica o, ancora, un testo sacro. Questi sono a loro volta manovrati dai vertici della struttura religiosa. Convincendoti a trasferire il tuo potere al di fuori di te, ti rendono più docile e facile da controllare. Le religioni incentivano questo processo di indebolimento, mascherandolo con un nome che sublimerebbe il fenomeno: la “fede”. Ma, ribadisco, non si tratta di fede, ma di sottomissione.

Crescita spirituale e legge di attrazione

Quale compassione dietro queste regole? foto Jarez Jarosz @flickr

Spesso le religioni confondono il seguace con una valanga di informazioni contraddittorie e poco concrete, costringendolo, per la confusione, a perdere la razionalità ed a sottomettersi. Se intendi partecipare ad una religione preparati ad inchini ed inginocchiamenti, poichè si tratta di pratiche molto diffuse in diverse religioni.

Non ti sei domandato, seriamente, perchè le dottrine delle religioni sono spesso confuse e contraddittorie? Non credo che si tratti di un incidente, penso sia voluto.

Essendo bombardata da informazioni confuse e contradittorie, la mente razionale diventa incapace di processare le informazioni. A quel punto, si fanno tentativi di organizzare e sistematizzare quelle informazioni, ma si tratta di una impresa fallita in partenza. Il risultato è che la mente razionale abbandona l’impresa di trovare una coerenza in mezzo a tutta quella confusione.

Con la resa della mente razionale, la mente comincia a funzionare in un modo più primitivo, con l’attivazione del sistema limbico. A quel punto, la fede diventa una sorta di ultima risorsa; le religioni istituzionali esaltano tale “fede” , sostenendo che con l’attivazione di questa si diventi esseri più spirituali e consapevoli, ma si tratta di spiritualità e consapevolezza non autentiche e non da perseguire. Se si giunge al punto di essere sfiduciati nei confronti della mente razionale (neocorteccia) si diventa più sciocchi e più soggetti al controllo ed alla manipolazione. A mio parere, quando K.Marx scriveva [Tweet ““la religione è l’oppio dei popoli””]

alludeva proprio a questo fenomeno di assuefazione alla manipolazione ed al controllo.

Il Nuovo Testamento e l’Antico Testamento sono spesso quotati nelle messe, eppure contengono precetti in contraddizione tra di loro. Per non parlare dei frati ed altri Vertici che si comportano in diretto contrasto con le regole della loro religione di appartenenza, e non esitano a coprire le malefatte e gli atti di grave criminalità compiuti dai loro “colleghi”. Ripeto, convivere con tutte queste contraddizioni ed accettarle come “corpus” di regole e norme di fede non fa che mettere a dura prova la razionalità e coscienza dei credenti. Non rimane alla persona di intelletto e consapevolezza mediamente sviluppati, che di rifiutare i precetti religiosi come ridicoli. I cosiddetti misteri divini sono architettati apposta per non essere nemmeno vagamente compresi. Se fossero veramente svelati e capiti non svolgerebbero più la loro funzione. Svegliarsi e capire ciò è il primo passo verso la liberazione.

La verità è che i preti, accoliti, monaci e quant’ altro non sanno molto di più di te di cosa sia la spiritualità; sono, invece, molto più esperti di te  ad utilizzare la tua paura ed i tuoi dubbi a loro beneficio.

Nonostante la gran parte delle religioni importanti sia piuttosto antica, il fenomeno di “Dianetics” ha dimostrato come è ancora possibile, nella modernità, il creare una religione con moltissimi seguaci e con le storture di sempre. Finchè vi saranno persone che rifuggono il loro grande potere, e la responsabilità che ne deriva, sarà sempre possibile che le religioni “istituzionali” prosperino.

Se hai bisogno di comunicare con Dio fallo, è molto vicino, è dentro di te. Dio non ha certo bisogno di intermediari o rappresentanti per comunicare. É un errore credere che spegnere la corteccia cerebrale e praticare una “fede sconsiderata” ti avvicini a Dio, semmai il contrario.

4.Inefficienza.

Se dedichi una buona parte del tuo tempo a partecipare ad una religione istituzionale ed ai suoi riti, utilizzi il tuo tempo in modo alquanto inefficiente, scusa se lo dico.

Inannzitutto, una grande porzione di tempo è da dedicare al riempirsi la testa con molte insensatezze: storie di fantasia qualche volta mal scritte, regole assurde e contraddittorie, vane pratiche e ripetitive, vuote messe.

Io stesso, da piccolo, ho perso tanto tempo prezioso, che se investito in qualunque altra cosa fuorchè nella messa  o nella comunione, mi avrebbe arricchito di più. Il lato positivo è che ho imparato che tutto ciò fosse dannoso, e sono qui a provare a limitare i danni che la religione potrebbe causare nella vita di qualcun altro.

5.Supporto ai pedofili.

La pratica di religioni istituzionali, oltre ad essere una perdita di tempo, può costituire un importante spreco di denaro.

Inannzitutto, quando supporti una religione istituzionale, ne favorisci l’espansione, quindi l’asservimento di altri esseri umani. Non è molto allettante, vero? Se proprio hai il bisogno di donare I tuoi soldi, fallo per una causa importante ed onorevole. Meglio ancora, forza e coraggio ed esci a fare qualcosa che davvero serva alle persone.

Quando supporti una religione aiuti degli approfittatori che oziano a spese della società senza dare niente di concreto alla stessa.

Certo, vi sono degli “operatori religiosi” che aiutano le persone, che stanno veramente loro vicino, ma si tratta di sparute eccezioni. Ricordate anche che questi oziosi operano anche a regime di ZERO tassazione.

Indubbiamente si tratta di bei racket, ma non se si è dalla parte dei sovventori.

Spesso, per raggranellare qualche altro soldo, le religioni istituzionali forniscono qualche servizio “extra”. Borbottare qualche parola mentre ti offrono un’ insipida crosta, decretarti legato ad un altro essere umano, versarti dell’acqua sulla testa, proclamarti finalmente adulto, scacciare i tuoi demoni, sentenziare che le tue trasgressioni sono perdonate, e così via. Quando non hanno altro a cui pensare da offrirti, ti presentano un foglio con la scritta “donazione suggerita”, che non è altro che un conto.

Tornando ai preti pedofili. E’ possibile che l’unica risposta concreta che la Chiesa abbia in quei casi sia, al massimo, di spostare il sospetto da un luogo ad un altro? Così si aumenta la possibilità che il soggetto faccia gli ingenti danni che è solito fare, ma altrove.

Io credo, poi, che il vero motivo per cui i preti non siano mai stati ammessi al matrimonio non abbia fondamento in ragioni di dubbia elevazione spirituale. Nulla di ciò è veramente scritto nella Bibbia. Il vero motivo è che, non sposandosi, i preti non possono avere eredi ufficiali e riconosciuti, sicchè i loro beni possono molto più facilmente tornare alla chiesa, arricchendola ancora di più. Comunque, la chiesa cattolica è una delle più potenti è ricche organizzazioni della terra. Quello descritto è uno dei modi in cui hanno creato questa ricchezza. Per non parlare delle schiere e schiere di arruolati che nei secoli hanno lavorato per la chiesa vita natural durante ed anche grati per l’occasione che gli si concedeva.

I seguaci, d’altro canto, sono incoraggiati a sposarsi ed a moltiplicarsi, questo solo per accrescere ulteriormente la schiera dei seguaci, e con essa soldi e potere della chiesa.

Veramente credi che donare a simili istituzioni sia un utilizzo appropriato del tuo denaro?

6.L’incesto è meglio.

Spesso le religioni istituzionali incoraggiano le relazioni sociali tra simili. All’interno di una religione si è incoraggiati a passare il proprio tempo ed ad intessere relazioni con persone del gruppo e con ideali comuni, suggerendosi l’allontanamento da soggetti con ideali incompatibili. Qualche volta si tratta di sottili suggerimenti, altre volte di veri e propri comandi ovvi.

Alcune religioni sono palesemente intolleranti nei confronti degli “altri”, ma in genere, in modo più o meno forte, tutte le religioni principali relegano i non accoliti sotto una qualche luce negativa. Così fcendo, i seguaci sono incentivati a rimanere nel gruppo ed a cercare di fare proselitismo. Il concetto fondamentale è quello di ostracizzare la libertà di pensiero e di premiare la fedeltà.

Questa modalità di pensiero “noi-contro-loro” è in contrapposizione con un modo di vivere veramente consapevole, ed inappropriata se vogliamo tendere ad un pianeta veramente unito. Eppure, fomentare questi tipi di pensiero è ancora tra gli obiettivi preferiti dei potenti, siano essi all’apice delle religioni istituzionali o no. Se ci si abitua a diffidare degli altri esseri umani, presto la paura costruisce la sua roccaforte dentro di noi, e diventa più facile essere controllati.

Quando ti unisci ad una religione, gli altri accoliti contribuiscono a tenerti irregimentato, fornendo consenso ed appoggio all’obbedienza e punendo eventuali insubordinazioni. Perchè lo fanno? Sono stati istruiti in tal senso. Prova a dire agli altri appartenenti alla comunità che lasci la religione perchè vuoi pensare autonomamente: voleranno subito scintille. Sarai passato improvvisamente dal ruolo di migliore amico a quello di demone. Per i religiosi non c’è peggior minaccia di chi vuole pensare autonomamente.

Sentirsi parte di una comunità è positivo, ma ci sono modi migliori per farlo che unirsi ad un club di schiavi-mentali. Prova a fare amicizia con persone dal pensiero libero e dalla consapevolezza sviluppata, con persone pronte a capirti ed ad unirsi a te indipendentemente da quanto bizarre od innovative le tue idee possano essere. All’inizio potrebbe sembrare difficile, ma poi la remunerazione sarebbe maggiore che nel caso ti unissi ad una religione istituzionale.

7.Ipocrisia od Idiozia.

Quando ti arruoli in una religione istituzionale hai in realtà due opzioni. Puoi diventare un idiota, oppure un ipocrita.

Innanzitutto, la via dell’idiozia. Puoi ingoiarti tutte le sciocchezze artefatte che ti sono propionate. Puoi accettare che la terra sia solo sorta 10.000 anni fa. Puoi credere che i corpi resuscitino, imparare le nozioni sulle varie divinità. Riponi la tua fiducia in qualcuno che dà l’impressione di sapere il fatto suo.

Congratulazioni, sei diventato un credente. Sarai salvato, illuminato ed accolto con onori dopo la morte… a meno che tutte le cose che la religione ti ha insegnato si dimostrino false.

Poi c’è la via ipocrita. Questa si verifica quando la tua corteccia è sufficientemente forte per capire che negli insegnamenti religiosi che sono spinti giù per la gola dalle chiese vi sono parecchi elementi che non convincono. Sei quindi in grado di capire che la terra è più vecchia di 10.000 anni, o, ancra più probabilmente, che il sesso pre-matrimoniale, o che prescinde interamente dal matrimonio, è una cosa bella è non da rifuggire; tuttavia qualcuna delle follie della chiesa fa breccia. Si crea una situazione per cui, pur non essendo interamente assuefatto e soggiogato dalla religione, ne fai parte, probabilmente perchè sei stato educato in un contesto in cui la religione era sentita e non hai mai avuto una libera scelta. In questo caso, non sei identificabile come un fanatico,  ma non vuoi nemmeno essere considerato un miscredente. Immagini che sia accettabile “stare con due piedi in una scarpa”. Nella vita terrena sei assimilabile ad un non praticante (o ad un praticante saltuario), ma quando verrà il tuo momento, avrai sempre una tessera fedeltà da mostrare a Dio.

Ma non ti rendi conto di come erri anche in questo caso? Se una buona parte dei precetti del credo devono essere esclusi dalla tua razionalità o dalle tue emozioni per ritrovarti con un sistema accettabile e sensato, non sarebbe meglio abbandonare tutta la struttura di regole e precetti? Non sarebbe meglio liberarsi da tutta la zavorra e cominciare a pensare e credere autonomamente? Del resto, se esiste un Dio autoritario e che tiene i conti, come molte religioni istituzionalizzate vogliono darci a bere, non credi che sarebbe sufficientemente attrezzato per comprendere che non credi fino in fondo, o che ti ritagli le tue eccezioni alle “sue” regole?

8. Falsità ereditate.

Veramente stai ancora praticando la religione sotto i cui vessilli ti è capitato di nascere?

Se sei cresciuto al punto da non indossare più i tuoi vestiti di bambino, non sarebbe anche il caso di smetter di praticare la religione imparata da bambino?

Se fossi nato in una cultura diversa, saresti stato così fortemente convinto dei precetti della tua religione attuale da arrivare a conoscerli e farli tuoi comunque? O, come io credo, i tuoi attuali precetti sono stati da te adottati non per una scelta libera e consapevole, bensì come conseguenza del condizionamento sociale?

Molte religioni istituzionali, poi, non sono nient’ altro che una mescolanza di quanto c’è stato prima. Lo stesso Cattolicesimo è largamente fondato su credenze e rituali pagani. Se quelle credenze fossero state protette dal diritto d’autore, il Cattolicesimo non potrebbe nemmeno esistere. Per chi non lo sapesse, vi sono numerosi documentari e libri che provano quello che sto dicendo. La stessa celebrazione del natale al 25 di dicembre è il risultato della sovrapposizione arbitraria della natività ad un giorno precedentemente celebrato nel paganesimo  per la sua connessione con il solstizio d’inverno.

Anche le autorità religiose (rabbini, preti e ministri vari) sono stati debitamente comandati e manipolati. Non hanno una vera autorevolezza ed eseguono un piano disegnato dai loro sovrapposti. Questa loro condizione fa comodo a chi li governa, poichè, nella loro inconsapevolezza, eseguono più facilmente le direttive.

Quindi, la tua religione è veramente divinamente ispirata? Non più di questo articolo. Il fatto che si asserisca che dei precetti siano divini non li rende tali, ovviamente. Nè la divinità dei precetti è provata dal fatto che siano secoli che milioni di persone ripetono in modo inconsapevole che tali precetti siano divini. Le religioni più importanti hanno solo il lustro di essere sostenute da molti, come le squadre più famose.

A ben vedere, nemmeno i fondatori delle religioni hanno vissuto osservando i precetti che sono stati artificiosamente ascritti alle stesse religioni.

Non sarebbe meglio, allora, provare ad imparare a vivere secondo i propri precetti?

Guarda oltre la tua religione ereditata, considera la possibilità di un sistema di pensiero più maturo.

 9.Compassione in catene.

Leggi e norme religiose limitano invariabilmente lo sviluppo della consapevolezza. In modo ancor più paradossale, nel loro nome si creano conflitti e guerre. Spesso coloro che predicano la non-violenza sono i primi violenti. Si tratta di persone che violano le loro stesse norme con scuse flebili, quindi si tratta di persone totalmente inaffidabili.

Se ingabbii la compassione in leggi e regole, quello che ottieni è tutt’ altro che compassione. La vera compassione non abbisogna di regole, e deve provenire da una libera scelta.

Quanto più irregimentata in una religione, tanto meno compassionevole una persona diventa. Si crea solo una forte illusione di compassione, ma non una reale compassione. Spesso le persone fortemente religiose sono molto bigotte ed intolleranti. Ulteriori difetti consistono in un’inaffidabilità emozionale marcata. Quelle persone si illudono e vogliono convincersi di stare facendo il bene, ma in realtà sono dei collaboratori di un sistema che promuove una forma di schiavitù.

La storia insegna che gli accoliti delle religioni istituzionali sono spesso in lotta tra di loro. Non promuovono amore incondizionato, bensì lealtà condizionata. Nei casi estremi l’unica cosa di veramente incondizionato che hanno è la loro sete, o di cancellare il “diverso”, o di convertirlo, il che equivale ad una sua cancellazione.

Se hai intuito la forza ed il fascino dell’ “amore incondizionato”, bene, stai alla larga dalle religioni istituzionali, perchè in quelle non troverai tale amore. La vera compassione non deriva dal credere in un Dio, dallo studiare il karma o da partecipare a rituali. La compassione deriva da una libera scelta, e questa può sussistere solo in assenza della paura di una punizione ed in assenza dalla speranza in una qualche forma di premio. Se sei veramente obbediente ad una fede, purtroppo è assai probabile che nella tua vita non ci sia vera compassione. Probabilmente non hai nemmeno mai sperimentato cosa significhi la vera compassione.

Quante più persone abbandoneranno le religioni istituzionalizzate, tanto più il pianeta e la fratellanza ne trarranno beneficio.

10. La fede è Paura.

 Le religioni propagandano Paura in grandi quantità.

Benedetti siano i poveri (il che significa, tra l’altro, donate alle chiese. Leggi come questo è uno dei precetti che più ostacolano la Legge di Attrazione nella sua efficacia per farci ottenere denaro. Benedetti siano i deboli (… quindi obbedite), benedetti siano gli umili (… quindi non mettete in discussione la Ns. Superiorità), benedetti siano gli affamati (… quindi arricchiteci anche a costo di patire la fame), benedetti siano i misericordiosi (… così ci perdonate qualche malefatta), benedetti siano quelli col cuore puro (… e con il cervello spento).

Questi sono alcuni dei dettami del cattolicesimo: “consapevolezza, coraggio ed autonomia messi al bando.”

La religione blocca la legge di attrazione?

Processioni di pasqua in Andalusia. Foto di Cokul@flickr

La religione ti insegnerà la paura di essere diverso, di affrontare il mondo con le tue forze; ti inculcherà la paura di essere un pensatore indipendente. La religione istituzionalizzata tenderà ad erodere la tua autostima instillandoti il pensiero che non sei valido a sufficienza per gestire la tua vita. Sei un peccatore. Sei sporco. Non sei illuminato. La soluzione a questi gravi problemi, ovviamente, è sempre la stessa: sottomettiti all’autorità. Credi di essere inadeguato, di essere solo. Cedi il tuo potere, segui regole e procedure. Vivi la tua vita nella paura, con la speranza che, alla fine, tutto si sistemerà.

Se pratichi la fede e non la vita consapevole, vivrai assediato dalla paura. Tale paura sarà così costante ed abituale che forse te ne dimenticherai pure. Arriverai al triste punto in cui dimenticherai che cosa significa avere il potere libero e creativo sulla propria vita ed ideali.

La “fede” è il sostituto del coraggio per il codardo. E ottimo articolo di “marketing” se sei dalla parte di chi controlla la fede. Se hai paura o non hai voglia di assumerti la piena responsabilità di quello che ti accade, sei il candidato ideale per essere bersagliato dalla fede.

Purtroppo la paura si diffonde tra i vari aspetti della vita, non la si può ghettizzare. Se ti senti frustrato perchè non riesci a seguire i tuoi sogni, perchè non hai il coraggio di parlare con i membri dell’altro sesso, per difenderti, eccetera… comincia a liberarti di tutte le nozioni religiose. Queste sono una roccaforte per la paura dentro di te: liberandoti di tutti quei precetti comincerai anche a liberarti dalla paura.

Non ti consolare con la religione. Se veramente devi avere qualcosa in cui credere, credi nel tuo enorme potenziale. Affidati al tuo intelletto. Non cedere la tua forza ed il tuo potere.

Abbandona l’idea che in tanti si stia meglio. Siccome molti credono in idiozie, ciò non fa si che le idiozie non siano tali. Ciò vuol dire, piuttosto, che l’idiozia ha molti seguaci. Se le persone hanno paura, ingoieranno quasi tutto per sentirsi meglio, incluso il caposaldo della stupidità che è la religione istituzionalizzata.

PER CONCLUDERE

[Tweet “La religione è immaturità spirituale”]

É  possibile e doveroso stare bene e godersi la vita senza spenderne una parte in sottomissione. Guardati intorno e renditi conto che se proprio devi avere qualcosa da adorare e riverire, questo qualcosa sono la tua Mente e la tua Consapevolezza. Usale, migliorale (anche attraverso la lettura regolare di questo sito).

Dio non ti punirà o perseguirà per non riverirlo in cerimonie formali. Anche perchè tu, in realtà, sei una piccola grande parte di lui.

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D.Alexander

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