Crescita personale Efficienza

Euristica: 33 passi semplici per aumentare produttività e creatività

Efficienza, crescita personale ed euristica
Come sbrogliare questa matassa??
Scritto da Alexander

Ti stai chiedendo cosa sia questa strana metodologia? O, se lo conosci, sei curioso di sapere come l’ euristica possa essere concretamente applicata al raggiungimento degli obiettivi ed alla crescita personale? Leggi oltre che saprai tutto…

Il metodo euristico è un approccio alla risoluzione dei problemi molto complessi per giungere ad una soluzione.

É una metodologia che banalmente potrebbe essere definita “andare a tentoni”. Ad una analisi più attenta, però, ci si rende conto che questa definizione approssimativa e dispregiativa non è corretta: Questa accezione di euristica, infatti, non considera che, a volte, la soluzione ad un problema non può essere definita ed individuata in anticipo, per cui l’unica possibilità che rimane è proprio quella di procedere per tentativi.

Quando il gioco si fa difficile, insomma, non si può pianificare ogni singolo passaggio per arrivare al risultato sperato: si può (e si deve) stendere un piano di massima e cominciare ad agire, modificando l’azione quando e come le esigenze lo richiedono. Questo è, spesso, l’unico modo per sconfiggere la procrastinazione. Non dimenticare di leggere l’articolo sulle “to-do lists” cliccando qui.

É la cosa più normale da fare, infatti, quella di rimandare l’ “aggressione” di un problema che sembra semplicemente troppo imponente, con la scusa di non avere mezzi e conoscenze per superare gli ostacoli per risolvere i problemi e raggiungere i propri obiettivi o realizzare i desideri.

Applicando il metodo euristico, invece, sei motivato a muoverti verso il tuo traguardo anche senza avere la visione chiara di  tutto il percorso che ti porterà allo stesso.

Immagina di dovere arrampicarti su una montagna, in assenza di un sentiero ben tracciato. L’approccio euristico é: dirigiti verso la vetta finchè non incappi in un ostacolo insuperabile. Quando incontri tale ostacolo, gira e prosegui fino al punto dal quale potrai riprendere a camminare puntando la vetta.

Si tratta di una semplificazione dell’ euristica, ma tale modo di ragionare e procedere ti potrà portare risultati desiderabili molto spesso. Non ci credi? Leggi oltre.

L’Euristica non garantisce, per definizione, la soluzione ottimale. Più precisamente: l’euristica non garantisce il ritrovamento di alcuna soluzione, ma non scoraggiarti. Il metodo euristico ha, come accennato, il vantaggio di farti superare la procrastinazione e di raggiungere, in un buon numero di casi, delle soluzioni accettabili. Ma sicuramente il suo più grande merito è quello di farti superare lo stallo dovuto all’ indecisione, al perfezionismo (spesso usato come scusa) ed alla paura. Quando cominci, grazie all’approccio euristico, ad agire, ti sposti dal “regno” del problema, al territorio delle soluzioni (scarica gratuitamente l’ebook per comprendere meglio questi concetti). Questo spostamento, inevitabilmente, ti avvicina alla soluzione del problema od al raggiungimento del tuo desiderio, aumentando la tua conoscenza della reale natura degli ostacoli che incontri. Più incrementi la conoscenza degli ostacoli, e della vera essenza del problema, più riesci a trovare nuove soluzioni ed a pianificare le azioni successive in modo efficiente. Gradualmente, cominci a trovare soluzioni alle quali non avresti mai pensato prima di coinciare ad agire, nella fase in cui predominavano paura e procrastinazione:

[Tweet “cominciando a risolvere il problema ti accorgi sempre meglio di come si fa a risolverlo.”]

Questa metodologia è utilissima in tutti gli ambiti della vita in cui si è chiamati a porre in essere attività complesse; l’approccio è ancora più utile nell’ ambito creativo, nel quale si può essere costretti ad intraprendere un lavoro senza nemmeno sapere quale sia il risultato finale da raggiungere.

Come anticipato ad inizio articolo, ora descrivo 33 principi della metodologia euristica che possono elevare notevolmente la produttività e l’efficienza. Passo dalle affermazioni di principio di cui ho scritto fino ad ora, ad esempi pratici di metodi ispirati all’euristica.

Non ti scoraggiare, otterrai risultati migliori anche capendo ed applicando quattro o cinque dei consigli facilmente illustrati di seguito:

1.Siluralo.

Il modo più facile di superare un impegno è di cancellarlo. Se, dopo una attenta analisi, l’obiettivo è da ridimensionare,  o se si manifesta come inutile, eliminalo dalla tua testa e dai tuoi progetti. Chiaramente, ci vuole giudizio per valutare che un traguardo non sia più da perseguire. Altrimenti, è facile che la pigrizia mentale e fisica ti portino a depennare tutte le tue ambizioni dalla lista dei risultati da raggiungere.

2.Obiettivi giornalieri.

Come consigliato nell’articolo delle liste degli impegni, è altamente consigliato di scrivere gli impegni che si hanno davanti. Questo si applica anche alla quotidianeità. Puoi scriverti ciò che hai da fare, i risultati che ti prefissi ed i passaggi essenziali da attraversare per raggiungerli. Solo così resisterai alla pigrizia od alle tentazioni (cosa ancora più importante in questi giorni di facebook e candy crush saga). Scriviti cosa fare e fallo!

3.Il peggio prima.

Il titolo è chiaro. Un ottimo modo per vincere la procrastinazione è affrontare gli ostacoli più problematici all’ inizio e non rinviarne la risoluzione a fine giornata. Così facendo, è facile trovare la scusa che a fine giornata si sia troppo stanchi, oppure compiacersi per i risultati ottenuti ed essere portati a rinviare indefinitamente le questioni spinose. Se si riesce a superare l’ostaolo più grande al principio, inoltre, si entra in una modalità più ottimistica e produttiva.

4.Orari “di punta”.

Comprendi quali siano i tuoi momenti di migliore resa. Pianifica di affrontare le questioni più difficili in quei momenti. Affronta le attività noiose, semplici e rutinarie nei momenti in cui non sei energico e produttivo.

5.Momenti di segregazione.

Organizzati per avere momenti in cui non sei raggiungibile e disturbabile. Lavora sodo in quei momenti della giornata. Lascia il lavoro facile per quando è più facile che squillino wazzup od il telefono.

6.Tappe, tappe, tappe.

Identifica all’inizio, nella fase di pianificazione, delle tappe importanti all’interno del tuo lavoro. Impegnati a raggiungere queste tappe intermedie durante una sessione di lavoro. Se scrivi un libro, ad esempio, imponiti di scrivere almeno 5000 parole in un giorno, od in una mezza giornata. Non alzarti dalla sedia finchè non avrai raggiunto quel traguardo, cascasse il mondo.

7.Cubotempo.

Questo neologismo indica una ben determinata frazione di tempo, un pacchetto, appunto. Lo crei quando

Euristica sinonimo di non procrastinazione e creatività

Euristica pura: agire in un tempo definito.

decidi che affronterai un problema in un dato “cubotempo”. Stabilisci, per esempio, che dedicherai 30 minuti ad aggiustare il rubinetto. Dopodichè procedi ad agire, al meglio delle tue capacità, ad aggiustarlo. Se fallisci, chiami l’idraulico! Il senso della metodologia euristica del cubotempo è quello di intraprendere un percorso fattivo, piuttosto che di sgusciare via dall’ impegno.  Con il cubotempo è facile vincere la procrastinazione perchè, dall’ inizio, ti imponi di dedicare solo una piccola quantità di tempo ad una questione difficile o noiosa; inoltre, ti liberi dall’ansia da prestazione, perchè assumi “solamente” l’impegno di fare del tuo meglio, non di salvare il mondo. Quindi, l’eventuale fallimento spaventa ti molto meno.

8.Lottizzazione degli impegni.

Accorpa impegni similari tra loro. Organizzati, ad esempio, per fare tutte le telefonate in un’unica sessione. Ancora, proponiti di apprendere un tecnica di disegno in un unica seduta, facendo decine di esercizi noiosi uno appresso all’altro.

9.Il Gallo efficiente.

Svegliati prestissimo, tipo alle 5 del mattino, ed affronta subito le attività più complesse. Le energie e la determinazione ti faranno fare miracoli, e per l’ora in cui molti si svegliano avrai già fatto tanto. Questa metodologia meriterebbe un discorso a parte, dato che svegliarsi prestissimo è una sfida in sè, per chi non è abituato e può permettersi di scegliere.

10.Il tempio del silenzio.

Simile all’idea del punto 5, ma più radicale. Prendi solo lo stretto indispensabile per svolgere i compiti che ti aspettano e recati in un punto remoto di un parco o nella natura. Dimenticati iphones, ipods e qualunque altro gingillo tecnologico, internet incluso, ovviamente.

11.Gioca con il ritmo.

Impara a sentire il “ritmo” o la velocità delle cose. Della tua andatura, del modo in cui scrivi alla tastiera, del modo in cui leggi (controlla l’articolo sulla lettura veloce qui). Dopodichè cerca di velocizzare: cammina un po’ più veloce, leggi più veloce, scrivi più veloce… ecc.

12.Rilassamento.

Impara a rilassarti, a lasciare andare le tensioni emotive, fisiche e mentali. Cerca di rendere il tuo luogo di lavoro più confortevole e riposante.

13.Programmi per il lavoro di squadra.

Se il tuo lavoro implica meeting e decisioni di gruppo, e tu sei nella posizione di “imporre” qualcosa, prepara brevi liste in cui sottolinei i punti salienti da affrontare. Fai pervenire queste liste ai partecipanti prima della riunione e, durante l’incontro, assicurati che la “scaletta” sia rispettata.

14.L’efficienza Paretiana.

Si tratta di quel principio secondo cui i risultati, nei campi più disparati, seguirebbero l’allocazione 80%-20%. Ossia, il 20% degli sforzi ed attività porta all’ 80% dei risultati. Così come l’ 80% degli sforzi produrrebbe solo il 20% dei risultati. Anche se sei scettico circa la suddivisione numerica esposta, ammetterai che spesso, in vari ambiti della tua vita, fai una caterva di cose, ti sperdi in telefonate, ti invischi in programmi dettagliati, ma poi i risultati arrivano per una via inaspettata, od a seguito di una piccola azione. In tali casi, spesso, pensi alla fortuna od al caso. Come che sia, cerca sempre di monitorare quali attività si dimostrano inutili od inefficienti ed eliminale dalle tue abitudini; mantieni e migliora, invece, quelle attività che sembrano darti i migliori frutti.

15.Colpisci, poi mira.

Combatti la procrastinazione AGENDO. Se sai e senti che desideri qualcosa, che questo qualcosa “sarebbe la cosa giusta”, anche se sembra difficile da raggiungere, comincia. Questo metodo, a mio parere, rappresenta l’essenza della sensibilità euristica. È quello cui facevo riferimento all’inizio dell’articolo, per cui l’euristica potrebbe definirsi come “andare a tentoni”. Se hai una montagna da scalare, hai voglia a calcolare le temperature, a fornirti di attrezzatura tecnica, a misurare le pendenze… se non metti il primo passo sulla parete non hai speranze di raggiungere la vetta. Non ti sto invitando a fare il pazzo ed a dimenticarti ogni responsabilità, mi raccomando. Ricorda che uno dei principi della crescita personale è l’assunzione della responsabilità per i propri risultati, positivi o negativi che siano. Il consiglio, però, rimane valido: aggredisci le attività difficili, con buon senso e con un minimo di pianificazione, non pretendere, però, di avere tutto il piano chiaro fin dall’inizio.

16.Minutomagico.

Quando hai capito che c’è un problema, od un traguardo da raggiungere. Concediti un minuto, orologio alla mano, per decidere se effettivamente vuoi intraprendere il percorso di risoluzione del problema o del raggiungimento del traguardo; durante questo minuto, fatti tutte le pippe mentali possibili su i se, i come, i dove ecc. Alla fine del minuto, però, prendi la decisione. Se la decisione è nel senso di fare e di agire. Comincia: vedi metodo precedente.

17.Scadenze.

Fissa una scadenza per completare una o più azioni. Simile ai consigli numeri 6 e 7, sulle tappe e sul paccotempo, ma più a lungo termine, perchè riferita a tutto il lavoro. Se devi scrivere un documento, per esempio, puoi stabilire di ricercare i tre o quattro documenti a supporto in due giorni. Di leggere ciascun documento per 2 ore. La scadenza, invece, sarà lo stabilire che il documento finale deve essere pronto in una settimana.

18.Prometti

Prometti ad altri soggetti, possibilmente interessati alla risoluzione del problema o del compito che stai affrontando, che risolverai la questione entro un dato tempo. Questo ti aiuterà a fare il possibile e l’impossibile per rispettare i tempi.

19.Puntualità

Se lavori con altri, arriva puntuale, meglio in anticipo. Così, oltre a fare bella figura, entrerai nel ruolo (davanti a te stesso) di persona precisa e dedita a raggiungere il risultato lavorativo o creativo.

20.Lettura nei tempi morti.

Cerca di usare i numerosi tempi morti della vita (metropolitana, attesa dal medico…) per leggere parti di libri od articoli, magari di questo sito. Potresti trovarti a leggere 300 articoli in più in un anno. Possibilmente articoli che ispirino al miglioramento (… insisto, come quelli di siamouniverso.com). Il consiglio è applicabile specificamente alla risoluzione di problemi ed alla concretizzazione dei desideri, poichè se leggi avrai necessariamente più idee e stimoli che potrai applicare.

21.Co-vibrazione.

Questo sito analizza e spiega, in modo rilevante, la Legge di attrazione. Se cambi la tua vibrazione manifesti i tuoi obiettivi. Se visualizzi il raggiungimento del tuo traguardo, se ti vedi come già nel “luogo” desiderato, sarai li molto più presto perchè creerai la tua realtà attraverso l’intenzione, anche se non saprai esattamente come l’avrai creata.

22.Premiati.

Stabilisci che, completate le attività che ti prefissi, ti premierai, con un viaggetto, con un massaggio, andando al cinema…

23.Importante non è Urgente.

Chiarisciti circa che cosa sia, per te, l’importante. Differenzia ciò da quello che è solo urgente. Trovare un partner, per esempio, è urgente ma non troppo importante: se senti disperatamente il bisogno di trovare un compagno/a,  è molto probabile che ci sia un qualcosa che non va nella tua vita, il classico “non sai stare da solo”. Ebbene, in questo caso l’urgente “trovare partner” sarebbe meglio tradurlo nell’importante: “capire perchè devo trovare partner”  e, una volta capito, affrontare questa questione.

Comunque, cerca di comprendere la differenza, spesso sottile, tra le due caratteristiche. Catalogata una questione come importante, dedicagli più attenzione ed energie di quanto non faccia con le problematiche “urgenti”. Sul lungo periodo ne uscirai più vincente e soddisfatto.

Efficienza, crescita personale ed euristica

Come sbrogliare questa matassa??

24.Continuità.

Alla fine di una giornata di lavoro sui problemi o compiti importanti, cerca di fare un piano generale per le attività del giorno seguente.

25.Spezzetta.

Dividi le attività complesse in verie piccole sotto-attività. Così sarai più incoraggiato nell’affrontarle. Si tratta di un consiglio da applicare in stretta relazione con quelli di cui ai punti 6, 7 e  16 (tappe, paccotempo e minutomagico).

26.Focalizzazione.

Affronta problemi ed attività uno alla volta. Se nel vortice della produttività e creatività emergono nuove problematiche od idee, questo è eccellente, rappresenta il significato dell’euristica: trovare le risposte gradualmente. Se, però, man mano che ti vengono idee e scorgi nuove prospettive di lanci nell’ esplorazione delle stesse, diventi inefficiente. Se ti imbatti in nuove questioni od idee, scrivitele. Tornerai ad affrontarle dopo, solo dopo avere completato il “blocco” di attività sul quale stai lavorando.

27.Casualcompletamento.

Il significato di euristico è efficienza e non procrastinazione

Seleziona ed attacca!

Prendi una frazione a caso di un progetto che hai per raggiungere un obiettivo e completalo. Scrivi 10 pagine di un libro, sistema la tua situazione debitoria con un soggetto, studia bene un capitolo avanzato di un esame che dovresti preparare. Si tratta di un metodo in contrasto con altri suggerimenti dati in precedenza, che sono nel senso di una maggiore organizzazione delle attività e di divisione delle stesse in parti organizzate.

È un consiglio che ha la sua valenza, però. Ti spiego che intendo:

È un consiglio squisitamente euristico: completare una parte casuale (magari avanzata) di un progetto ti dà la sensazione di poter completare tutto il progetto, ed una notevole soddisfazione. Se, ad esempio, finisci l’ultimo capitolo di un esame universitario facendotene una buona idea, saprai che la materia non è poi così inabbordabile, dato che sei stato capace di comprenderne la parte finale e probabilmente più difficile.

28.Ma che schifo!

Impegnati – per poco tempo- a fare qualcosa in modo pessimo, con la volontà di fare proprio questo. Scrivi un articolo pessimo su un argomento insignificante, come “gli aspetti dolci del sapore del sale”. Stendi il “business plan” di un’attività imprenditoriale destinata a sicuro fallimento. Butta giù delle idee insensate su come vendere le tue cianfrusaglie. Perchè, chiederai?  Così, a cuor leggero, fai un assaggio di che significa fare un piano, individui concretamente quali sono le idee sicuramente sbagliate e da evitare quando, successivamente, ti imbarcherai nel progetto e nella attività serie e che vuoi portare a compimento.

29.I magici 30 giorni.

Trova una cosa importante (v. Consiglio 23), meglio se si tratta di un’abitudine che vorresti acquisire (smettere di fumare sarebbe un ottima cosa) e decidi di dedicare a questa 30 giorni, trenta soli giorni! Che ti costa? Solo quattro settimane facendo una cosa importante, o non facendone una dannosa. É facile iniziare a scalare qualunque montagna sapendo che lo dovrai fare per soli 30 giorni… Poi, euristicamente, ti verranno le forze per proseguire, senza troppa fatica.

30.Delega.

Impara a capire che ci sono cose che altri possono e devono fare per te. Impara ad individuarle ed a richiedere agli altri di farle, con un adeguato corrispettivo.

31.Incrocia i talenti.

Se hai un’attività imprenditoriale, non è una cattiva idea di imparare a parlare in pubblico e di frequentare un corso di arti marziali, o di apprendere cose apparentemente scollegate. Ovviamente, ti divertirai ed avrai i benefici che quei corsi tanto eterogenei tra loro e rispetto all’impresa possono darti; ma, nella prospettiva del presente articolo, sostengo che le abilità eterogenee potranno fornirti idee e strumenti che potrai applicare alla risoluzione dei tuoi problemi imprenditoriali ed al raggiungimento del successo che desideri. Un po’ come leggere nei tempi morti ti darà stimoli utili (metodo n. 20).

32.Istinto.

Ascolta il tuo istinto. Spesso ha ragione.

33.Ottimizzazione.

È una tecnica molto coerente con l’ efficienza paretiana di cui al punto 14. Trova i procedimenti, i “pattern” in cui riesci bene o che ti danno i migliori risultati e ripetili! Dopodichè scriviteli e dedica qualche minuto ad analizzarli al fine di migliorarli ancora. Ancora dopo, usa i processi migliorati. Se per scrivere, ad esempio, noti che devi prima cominciare buttando giù un impalcatura generale e poi perfezionando il testo, acquisisci un’ abitudine in tal senso. Alternativamente, potresti preferire scrivere ad istinto, cercando di scendere subito nei dettagli. Anche in quest ultimo caso, potresti assumere questo metodo come metodo standard.

Grazie.

Foto di Alexander BodenfdecomitePeterFranz,

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