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Creme solari? Autoabbronzante? “Ma mi faccia il piacere!!”

Cancella le creme solari, crescita personale e senza creme solari
Così fragile, eppure sopravvive senza creme solari
Scritto da Alexander

Avobenzone, Omosalato, Octisalato, Octocrilene… Octibenzone…

Non sono mostri alieni, ma quasi…

Te li mangeresti, o metteresti nel corpo per altra via?

No eh? Eppure, credimi, sicuramente te li sei assorbiti molte volte nella tua vita.

Di che parlo?

Si tratta dei componenti fondamentali di quasi tutte le creme solari che si trovano in commercio.

Sì, ci hanno riempito la testa -e non solo- con quest’idea che il sole è nocivo, che i raggi UV causano il cancro, e così via…

Che magari il sole di una volta era sano, ma ora, con questo buco dell’ozono, sì che è diventato veramente cancerogeno. Ma tranquilli, ci hanno pensato loro, le varie unilever ed altre multinazionali, ad erigersi a paladini delle nostre cuti, affibiandoci quest intingoli e balsami che ci forniscono una divina armatura invisibile contro gli attacchi del cattivo sole, e ci aiutano ad essere più lucenti e belli.

In altri termini: hanno inventato il problema, ce lo hanno spinto fin nel più profondo delle nostre coscienze, e ci hanno fornito, a caro prezzo, una soluzione…

Ma la “soluzione” non è altro che un veleno, per i nostri corpi e per l’ambiente. E’ un’arma che, semmai, incrementa il problema dell’ozono.

Ora voglio soddisfare la curiosità dei più impazienti, dando loro l’essenza dell’articolo, quello che dovrebbero veramente capire, ricordare ed applicare. Il resto è un contorno, a volte pittoresco, a volte molto pragmatico.

Eccotela l’essenza:

Le creme di protezione solare NON SERVONO A NIENTE! Anzi: le creme solari danneggiano la tua pelle ed inquinano aria, terra ed acqua… e non ti mettono al riparo dalle scottature

Io da tanti anni sospettavo quanto affermato, e ne avevo letto. Lo avevo anche in parte sperimentato, perchè gradualmente avevo diminuito l’utilizzo delle creme solari.

Non ne avevo interrotto radicalmente ed immediatamente l’utilizzo, come invece avrei dovuto fare, perchè, sai, quando nasci in un ambiente in cui quasi chiunque bela in un senso, in cui la tua fanciullesca ingenuità rammenta i fidati dottori che ti terrorizzano circa la malignità dei raggi solari e la benefica azione delle creme, ebbene, ci metti un po’ a liberarti dei condizionamenti.

Ma proprio negli ultimi due mesi, nei quali ho vissuto all’equatore (parliamo di un sole che, dalle 9 alle 14 -tutti i giorni- è più forte del più cocente sole di  metà luglio nel nostro bel paese) ho fatto il grande passo.

Quale? dimenticarmi totalmente del concetto “protezione solare”, non incremarmi nemmeno una volta, nemmeno il primo giorno (come invece facevo negli ultimi anni, quando gradualmente stavo riducendo l’utilizzo delle creme).

Risultato:

Abbronzatura perfetta, e nemmeno una spellatura della dimensione di una moneta!

Mentre invece, nell’estate 2015, durante la quale avevo utilizzato la crema nelle prime esposizioni, avevo avuto delle lievi scottature.

E non credo di avere alcuna abilità o qualità sovraumana. Ho avuto solo la fortuna di potere liberarmi di una piccola parte delle numerose programmazioni deleterie che il mondo ci impone, unita ad un poco di buonsenso.

Come fare, allora, a prescindere dalla protezione solare ed a non bruciarsi vivo?

Semplice:

Esporsi al sole tra le 7 e le 10 del mattino per i primi dieci giorni.

Esporsi per non più di due ore.

Nota, io sono abbastanza scuro di carnagione (vedi foto), ma anche una persona rossa o bionda dovrebbe e potrebbe imparare a dimenticare la crema.  (Ah, la mia dolce metà è rossa, ed ha subito scottature anche con creme con fattore di protezione 60).

Con quale accorgimento, le persone più chiare possono evitare la crema?

Esporsi per non più di un’ora (anzichè 2). Semplice, no?

Per il resto, si tratta di rispettare, amare, ed essere in sintonia con il proprio corpo. E si tratta, ripeto, di utilizzare basilari elementi di intelligenza e buonsesno… La parte che richiede più sforzo è, come accennato, quella di ripulirsi da un onnipresente bombardamento sociale e pubblicitario.

Scrivevo “essere in sintonia con il proprio corpo”. Ripeto l’importanza di questo concetto.

Trascendendo l’argomento delle creme solari per un momento, l’invito, come in tante altre occasioni, è

alla consapevolezza, al rispetto di sè ed al senso critico.

Ti esponi senza crema? Anzichè seguire pedissequamente gli ordini della TV, senti e nota il bruciore e vai all’ombra, evitando l’esposizione il giorno dopo…

Poi, se due giorni dopo, ponendo attenzione al tuo corpo, ti riscopri migliorato, rimettiti al sole per un poco.

È così semplice, no? Invece ci hanno reso automi che, proprio come dei robot, si fanno il carico d’olio e si ributtano pedissequamente al lavoro…

Ripeto, NON USARE LA CREMA FUNZIONA, se non ci credi contattami, e vienimi a trovare e ti farò vedere… sulla mia e sulla tua pelle.

Ora, torniamo a quei nomi orribili di cui all’apertura dell’articolo. Approfondiamo sul perchè le creme solari fanno male (e fanno male sia nel senso che, nonostante le creme, ci si scotta, sia nel senso che, probabilmente, ci si procura cancri ed altri malesseri che, in teoria, le creme dovrebbero scacciare).

E le creme solari bio? Le creme solari naturali? Le creme solari migliori? Uguale! Non servono ad una beneamata. Forse, e ripeto, forse, non fanno male quanto le altre (non è questa la sede per analisi di laboratorio accurate), ma sicuramente non evitano le bruciature, e non evitano il cancro alla pelle… semplicemente perchè non c’è nessun cancro alla pelle di derivazione solare, sono balle!

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Così fragile, eppure sopravvive senza creme solari

La protezione fornita dalle creme è suddivisibile in due categorie: “meccanica” e “chimico-medica”.

La protezione meccanica si realizza perchè le creme, dopo essere spalmate, ricoprono il nostro corpo con delle minuscole particelle di metalli (hai capito bene: metalli!– si tratta pur sempre di un’armatura, no?). Quali: Zinco e Ossido di titanio.

Per quanto la descrizione possa sembrare repellente, si tratta dei filtri meno dannosi per il corpo (senza considerare i danni per il povero ambiente), poichè rimangono all’esterno della pelle e non sono assorbiti. Sono, insomma, un vero e proprio specchio che si applica sulla pelle e che respinge i raggi solari.

I filtri chimici, invece, sono assorbiti dal corpo. Sono elementi che entrano nella pelle e ne modificano le reazioni chimico-biologiche per limitare l’impatto della potenza del sole.

Come se non bastasse, vi sono vari derivati del petrolio (sì, del petrolio) che servono a dare l’effetto resistente all’acqua.

Salute e creme solari, crescita personale e creme solari, autoabbronzante e creme solari

Parla come mangi!

(Paraffina e petrolato, tra gli altri).

Bello lasciare quella scia di grasso nelle acque cristalline, vero?

Altro costo delle creme solari?

Milioni e milioni di bottigliette di plastica che si assommano ai miliardi di tonnellate di spazzatura inutile che produciamo e che potrebbero un giorno letteralmente ingoiare i nostri figli o nipoti (se proprio non riusciamo a fregarcene di un concetto così erroneamente immaginato come astratto e distante quale è “l’ambiente”).

Altro beneficio dell’evitare creme solari ed autoabbronzanti, semmai ce ne fosse bisogno?

Almeno una trentina di euro l’anno che rimangono nella tua bella saccoccia, anzichè arricchire chi proprio non ne ha bisogno. Se proprio vuoi spendere (molto meno che quanto paghi di creme- acquista “La Scienza della Ricchezza”, ti fai un grande regalo e sostieni il sito).

In conclusione vorrei precisare che, anche se ho perpetrato un’attacco dialettico contro multinazionali e pubblicità, non sposo teorie c.d. “complottiste” e di paura.  Anzi, nell’articolo dimostro come è facile non assoggettarsi alla loro influenza; Le multinazionali hanno un loro ruolo ed anche una loro importanza nel grande schema delle cose, fosse anche solo quella di dimostrare (seppure con grandi costi) l’erroneità di ciò che rappresentano.

La vera finalità dell’articolo è quella di fornire un utilissimo consiglio, che apporta numerosissimi benefici e, più in senso generale: quella di sconfiggere paura ed inconsapevolezza.

Foto PublicDomainPictures

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