Crescita personale Meditazione Spiritualità

Cosa succede quando si cresce spiritualmente e si cambia prospettiva?

perfezione della natura e spiritualità
Scritto da Alexander

Questo articolo è una sorta di seguito del precedente articolo che trovi cliccando qui. Non è indispensabile leggere prima quello e poi questo, ma è consigliato. In quello ti suggerivo di allargare la tua prospettiva di analisi per dare meno peso ai tuoi problemi. Continuando la riflessione, sono passato ad analizzare alcune delle conseguenze probabili (ed auspicabili) del “cambio di prospettiva” suggerito.

Nel presente articolo scrivo di queste conseguenze, che si verificano ogni qualvolta si aumenti la consapevolezza sul vero senso della vita, dell’umanità e dell’ Amore Universale di cui scrivo in diversi degli articoli del sito. Queste conseguenze possono prodursi anche senza l’applicazione dei consigli del precedente articolo, ma in altro modo. Si producono, anche se in entità e qualità diverse, quando si fanno grandi cambiamenti nella propria vita.

Anche questo, come l’articolo che critica le religioni istituzionali, è lungo. Se non hai tempo adesso, ti consiglio di salvare la pagina sul tuo browser e di tornare in un altro momento, o di iscriverti alla newsletter, così rimarremo in contatto. Se hai fretta, puoi saltare direttamente alla fine, al paragrafo in evidenza, che è l’apice e la sintesi di tutto il discorso…

E se vuoi una immagine che rappresenti, in parte, questi concetti così tanto importanti quanto intangibili, eccotela:

Spiritualità, rispetto per l'ambiente, legge di attrazione

disegno di Shan Sheedan @flickr

Cominciamo…

I Gravi problemi umani come la malattia, il divorzio, e la perdita possono diventare triviali quando si espande il punto di vista nel tempo e nello spazio. Come osservato nell’ articolo precedente.

Ma se tali problemi umani in realtà non contano nel grande schema delle cose, allora, anche l’esistenza umana è banale? C’è il rischio che ampliare il tuo punto di vista ti farà sentire che la tua vita non ha senso e non sia importante?

[Tweet “Ampliare Intenzionalmente il punto di vista è un’esperienza di aumento della consapevolezza.”]

 Una delle paure che ostacolano  questo spostamento di prospettiva è che lo stesso  potrebbe far sentire che la  vita è inutile in confronto alla vastità del tempo e dello spazio. Sai una cosa? Questo è esattamente quello che dovresti sentire…

all’inizio…

Ma mi spiego meglio: Tutte le cose che si pensa siano importanti – il lavoro, la casa, la famiglia, la salute – in realtà non sono così importanti dal punto di vista cosmico. Sembrano solo importanti dal punto di vista del tuo ego. Ma al di là di te e forse di alcune persone vicine, quasi nessuno se ne preoccupa.

Quando incentri la tua vita intorno alle cose che sono importanti per il tuo ego, ma relativamente insignificanti in una prospettiva più ampia, alla lunga potresti veramente non raggiungere la realizzazione. Il tuo ego diventa altamente coinvolto nel mantenere il suo punto di vista ristretto e limitato, perché è da quello che trae la sua identità. Il tuo lavoro, le tue relazioni, e le tue peculiarità diventano la tua identità. Sono il come ti definisci come individuo. Diventi quasi interessato a mantenere in vita i tuoi problemi, perché aiutano il tuo ego a definirsi. L’ ego ha bisogno di confini e definizioni per sopravvivere, provare ad espanderlo lo minaccia, minaccia il suo senso di sé.

Se amplii troppo il tuo punto di vista, inizierai quasi a percepire a che stai perdendo il contatto con la realtà. Ti puoi sentire come disconnesso, depresso, o con un senso di disagio perchè ti avverti separato dal resto del mondo. Inizi a  chiederti: “E’ tutto qui?” Quello che una volta sembrava pienamente soddisfacente, ora ti lascia vuoto. Io mi sono sentito così spesso: una sorta di Monaco Urbano snob con l’altezzosità di sapere che “c’è ben altro di importante nella vita” ma anche abbattuto perchè mi sentivo isolato, non compreso ed incapace di trovare soddisfazione nelle “piccole cose” che la socialità od il denaro mi potevano dare.

Insomma, minimizzare i problemi può portare a minimizzare anche le cose belle e positive… e tutto sembra andare allo sfascio…

A questo punto potrai chiedere: “Ma che vuoi? Non devo interessarmi a casa, lavoro, famiglia ecc… sennò rischio di farmi travolgere dai problemi che ne derivano, o mi devo sentire limitato alla mia meschina prospettiva umana… se poi trascendo queste cose divento un depresso spirituale!”

Abbi ancora un poco di pazienza e continua la lettura…

Anche il condizionamento sociale ci insegna a mantenere il nostro punto di vista il più limitato possibile nel tempo e nello spazio, ed ancorato a questi. Accade mai che personaggi televisivi assumano una prospettiva cosmica? La maggior parte non ampliano il loro punto di vista al di là di se stessi e delle loro famiglie. Nel migliore dei casi assumono la prospettiva della loro comunità, della loro religione, o del loro paese. Questi personaggi ci condizionano a fare lo stesso, e probabilmente non ci rendiamo nemmeno conto che c’è un’alternativa. Se i mezzi di comunicazione sono in grado di controllare il nostro punto di vista e di tenerlo confinato, hanno maggiore facilità ad influenzarci a fare ciò che vogliono: in primis “continuare a guardare” e “comprare roba.” Una persona con una prospettiva limitata potrà più facilmente diventare dipendente dai media e comprerà cose per sentirsi al sicuro. Il materialismo aiuta a mantenere l’illusione della verità di quella prospettiva limitata di cui scrivevo sopra.

Una persona con una coscienza cosmica non ha bisogno di tante cose, perché  le percepisce come banali od insignificanti, come di fatti la maggior parte di esse sono. Quindi, i media non ci incoraggiano ad ampliare la nostra prospettiva oltre un certo punto (di solito non oltre la propria nazione o religione).

Il modo più comune per ridurre la prospettiva di qualcuno è di metterlo in uno stato di paura. Fargli sentire che la sua sopravvivenza è minacciata. La paura restringe la prospettiva. Il coraggio, o meglio l’amore, la espandono (clicca qui per leggere qualcosa in più su paura ed amore). Il coraggio può assumere la forma dell’amore incondizionato, del servizio al prossimo, della trascendenza, o anche solo della curiosità.

Di solito, i media ti comunicano una sensazione di paura o di amore? Naturalmente la prima, ma la paura ci è propinata  come una comoda camicia vecchia. Si diventa così abituati ad essa che si dimentica di indossarla. Devi solo conformarti alle norme sociali ed assumere che quello sia il modo più intelligente di vivere.

In Italia, per esempio, siamo incoraggiati dai media a considerare quanto ci costerà comprare un litro di benzina e se i prezzi andranno  su o giù (individualismo); oppure a considerare ciò che quegli arabi  stanno facendo ai nostri costumi ed alla nostra sicurezza (il nazionalismo). L’appoggio ad una guerra, od ad un tipo di politica, sono presentati in base all’effetto che stanno avendo su di noi, individualmente o collettivamente. I nostri soldati stanno morendo. Il nostro Presidente ci sta facendo sfigurare. Il nostro debito è fuori controllo. Le mie tasse potrebbero salire. Il mio budget potrebbe essere migliorato. Un mio familiare potrebbe rischiare… Noi non siamo incoraggiati a considerare tali situazioni dal punto di vista del pianeta terra nel suo insieme; nè siamo portati a ponderare come le nostre azioni di oggi potrebbero influenzare le generazioni future. Percepiamo gli altri come individui separati e distinti, anzichè come  cellule nello stesso corpo.

Le persone che hanno ampliato il loro contesto di là della prospettiva nazionalistica ed individualistica tendono a comportarsi in modo molto diverso rispetto a quelli che ancora sottostanno al paradigma sociale. Innanzitutto, non sono così facilmente manipolabili; poi sono più interessate in soluzioni a lungo termine che nell’ addossare colpe o nel trovare soluzioni spicciole.

In diversi ambienti ed occasioni ho notato che il paradigma sociale dominante sta cominciando a scricchiolare. La gente comincia a chiedersi se il nostro individualismo sfrenato sia una buona cosa, dopo tutto. Quello che una volta ci è stato così di aiuto si sta finalmente sgretolando per il semplice motivo che è insostenibile. E ‘un paradigma che alla fine ci lascerebbe annegare nei nostri rifiuti. In questo senso gli esseri umani non sono diversi da batteri in una piastra di Petri. Colui che vive e lavora solo per il suo proprio interesse contribuisce infine alla distruzione dell’intera collettività.

Quando si inizia a guardare oltre la foschia del condizionamento sociale,  si può avere molto spavento. Ci si può sentire scollegati, da soli, ed isolati. Sembra di notare cose che nessun altro intorno a noi nota.  Si inizia a dubitare  delle nuove percezioni. Inizialmente,  ci si può sentire anche  peggio di quanto non ci si sia mai sentiti prima. Si credeva di sapere tutto della vita, ma poi … tutto sembra distruggersi. Si può sentire un peso schiacciante derivante da una sensazione di impotenza. Si sente che qualcosa non sia giusto, ma ci si sente impotenti nel cambiarlo.

crescita personale e miglioramento spirituale

Sorpresa ed estasi. Foto di Martin LaBar @flickr

Per alcune persone questo risveglio può venire attraverso la razionalità. Si inizia a mettere in discussione il modo in cui la maggior parte delle persone vive, che sembra sempre più assurdo. Per altri il risveglio viene attraverso le emozioni. Altre persone ancora potrebbero svegliarsi con il lavoro di meditazione, e con l’espansione della consapevolezza che esso porta. (leggi qui per saperne di più). E, ancora, altri possono scoprire che è attraverso il servizio al prossimo che possono espandere il loro punto di vista. Il processo attraverso cui si verifica questa espansione non è così importante. Ciò che conta è semplicemente che si verifichi.

perfezione della natura e spiritualità

Foto di Alexey Kljatov @flickr

Quando si inizia a risvegliarsi in una prospettiva più ampia, ci si può sentire così a disagio che si è tentati di tornare alla vecchia prospettiva. Ma è già troppo tardi. Per quanto duramente si tenti, non si troverebbe più gioia nelle trappole della vita precedente. Si può soffrire di un netto calo nell’ ambizione ed un problema quasi schiacciante di procrastinazione. Come ci si guarda in giro, tutto ciò che si vede sono superfici vuote senza profondità. La motivazione “di fare” scappa via. Si potrebbe anche cominciare a sentirsi stressati e in preda al panico.

Se cerchi l’aiuto di altri che non hanno ancora vissuto questa espansione della consapevolezza, non puoi ottenerlo. Quegli altri possono solo peggiorare le cose. Essi potrebbero anche voler confonderti, provando a farti dimenticare la situazione.

Ma la consapevolezza superiore è come un fuoco che brucia dentro. E’ in grado di bruciare lentamente ciò che non può affrontare la sua energia. Molte parti di chi la acquisisce muoiono. Si sente di avere bisogno di nuovo ossigeno per respirare, proprio mentre si vedono cadere le ambizioni precedenti di carriera, i vecchi progetti, i rapporti, e l’attaccamento ai beni. Queste perdite non sono facili da sorreggere, e ci si può cominciare a chiedere se si avrà più qualcosa alla fine. Quello che una volta sembrava importante, ora diventa solo inconsistente come un ologramma.

Ognuno sperimenta questo processo in modo diverso. Per alcuni si tratta di un risveglio spirituale. Per altri prende la forma di una crisi di mezza età. La prima reazione è di combattere il risveglio, ma i tentativi in tal senso sono vani. Si effettua un salto di qualità ad un livello superiore di consapevolezza, e non si può tornare indietro. Una volta iniziato il processo, è irreversibile. Quanto più si lotta, più sofferenze si verificheranno.

Dopo che superi questo periodo di espansione, il dolore e la paura alla fine si placano. Inizi a sentirti più in pace. La vita precedente è irrimediabilmente andata, ma una nuova inizia ad emergere. Una volta che riconosci il banale come banale, sei  pronto a rimettere a fuoco la tua vita, ed a concentrarti su ciò che veramente conta. Inizi a cercare di abbracciare il vero scopo della vita. Ed il nuovo stato di coscienza comincerà a farti sentire a tuo agio ed ad essere anche piacevole. Scoprire che cosa sia a contare abbastanza per dedicarvi la propria esistenza è il cuore ed il fulcro dello sviluppo personale.

Una volta completata questa espansione della propria prospettiva, si può finalmente iniziare a vivere come il grande spirito che ciascuno di noi è, e non come il guscio che lo ospita. Si avrà costantemente modo di riconosce il triviale come tale, e nessuna quantità di condizionamento sociale sarà abbastanza forte per limitare di nuovo la consapevolezza. Si sarà ancora in grado di funzionare “nella vita normale di tutti i giorni”, ma ad un livello completamente nuovo. Molte persone hanno una paura tremenda che, successivamente alla loro crescita (spirituale), perderanno così tanto il contatto con la realtà che metteranno la loro sopravvivenza (e la sopravvivenza della loro famiglia) a rischio. Ma questa è solo una  fase di transizione temporanea. Superata la barriera c’è un luogo dove la sopravvivenza diventa facile, così facile, di fatto, che richiede a malapena attenzione. E da questo nuovo “luogo” si può vivere come l’Essere senza paura che si era sempre stati destinati ad… essere. La gioia diventerà lo stato naturale, e si potrà finalmente sapere che cosa è abbastanza importante per dedicargli la propria vita.

Se non hai ancora iniziato a sperimentare questa espansione, allora questa descrizione avrà poco senso per te (in realtà, dubito che avrai letto fino a questo punto perché il tuo ego ti avrà costretto a smettere di leggere). Se si sta verificando questa espansione nella tua vita in questo periodo, ti sia sufficiente sapere che la tua “notte oscura dell’anima” finirà;  puoi rendere più facile questa transizione imparando a rilassarti nel mezzo di questa senza resistenze (a lasciare andare, come molti maestri dicono). E se sei già emerso dall’altra parte, allora quanto sopra è solo un riassunto di quello che hai già passato.

Complimenti.

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