Crescita personale Efficienza

Come apprendere nuove competenze prescindendo da università e corsi

apprendere nuove competenze
La pratica rende perfetti...ma come praticare?
Scritto da Alexander

Ovvero: fieri e convinti di essere autodidatti nell’apprendere nuove competenze.

Ti fornirò una brevissima lista di cose apparentemente scollegate, chiedendoti di immaginare cosa le unisca.

  1. l’ARC (automatic reference counting) è una funzione iOS che facilita la gestione della memoria;
  2. Tra tutti gli studenti di scuola superiore che si diplomano nella fascia del 40% inferiore delle votazioni, il 76% non avrà una laurea dopo otto anni;

Allora, cosa lega queste informazioni? Ti arrendi? Sì, si tratta di cose completamente casuali e scollegate. Ma per me vi è connessione.

Qual’è la connessione di queste informazioni? Si tratta di informazioni che ho appreso ieri.

E non sono cose che ho ascoltato in una classe od altro corso. Sono competenze che sto apprendendo da solo. Di questi tempi, infatti, sono il coordinatore di un gruppetto di programmatori di app, e sto leggendo dei libri circa i sistemi educativi europei. Sto anche cercando di apprendere altro. Il punto dell’articolo, però, è di spingerti ad apprendere tante nozioni teoriche e pratiche senza l’ausilio di professori, scuole e costi vari.

Se ti interessano cose che non sono insegnate in scuole o corsi più o meno tradizionali, allora dovresti continuare a leggere.

Se vuoi acquisire competenze professionali che ti differenzieranno dalla maggioranza dei tuoi coetanei, e faranno sì che il mercato del lavoro sia più gentile con te, allora questo articolo è certamente per te.

[Tweet ““L’istruzione ufficiale ti darà da vivere, l’ auto-istruzione ti darà una fortuna””]

La combinazione magica di una motivazione “agli steroidi” (studio esattamente ciò che voglio studiare), un ritmo di apprendimento deciso da te e l’utilizzo di tecniche e metodi corretti di apprendimento possono fare miracoli per te, per me ciò si sta verificando.

Ti esporrò come diventare un autodidatta motivato ed autodiretto.

Ti darò qualche consiglio, oltre a quelli già affrontati in altri articoli, su come effettivamente apprendere… ad apprendere da autodidatta; vale la pena farlo, i risultati potrebbero essere strabilianti.

Concentrazione ed auto-direzione

Se sei il tipo di persona che non può concludere niente di troppo elaborato senza avere il fiato sul collo, senza avere qualcuno che ti fissa le scadenze, l’autodidattismo non funzionerà.

Certo, se non sei autodiretto puoi diventarlo se lo vuoi. Io sono convinto che si possano operare i più prodigiosi cambiamenti con la forza di volontà; lo credi anche tu, altrimenti non staresti leggendo quest’articolo ed il blog in genere.

Quindi, per essere fortemente autodiretto, dovresti scegliere una materia di studio che ti interessa veramente, e che possa avere un’applicazione concreta. Certo, potresti volere imparare qualcosa giusto per il gusto di saperla, ma avere un obiettivo pratico preciso, soprattutto per l’apprendimento di più lunga durata, è sicuramente consigliabile.

Per l’apprendimento di una lingua, ad esempio, è bene avere l’obiettivo di impararla perchè si ama la nazione in cui quella lingua è parlata, o si ha l’intenzione di trasferirvisi.

Ad esempio, sto imparando alcuni linguaggi di programmazione perchè voglio dare un contributo fondamentale ai programmatori con cui lavoro, e vorrei sviluppare altre app o programmi in futuro.

Fissa traguardi:

Per procedere nell’apprendimento, è fissare delle tappe inter-corso. Dei traguardi, se preferisci, ed è bene che siano precisi e misurabili.

Anche la persona più motivata ed autodiretta deraglierebbe dal suo corso se non vi fosse un obiettivo concreto verso cui tendere.

Ma comprendiamo più nello specifico il concetto di traguardi misurabili. Potrebbe sembrare che volere apprendere una cosa costituisca un traguardo, di pieno diritto. Ad esempio, imparare il tedesco è un traguardo, giusto?

Non esattamente: imparare il tedesco è un traguardo, sì, ma troppo vago.Cosa significa esattamente? Sapere scrivere? Sapere ordinare al ristorante o parlare di filosofia?

Che dire dei tempi? Impararlo ad ottant’anni od entro il prossimo anno?

Fissare bene un traguardo di apprendimento significa ben più che scegliere un argomento da apprendere.

Buoni punti da tenere presenti nella definizione di un traguardo di apprendimento sono:

  • Specificità
  • Misurabilità
  • Raggiungibilità
  • Rilevanza
  • Definizione temporale

Specificità:

Come già accennato, un traguardo generico non è un buon traguardo. Imparare il tedesco non è un buon traguardo. Imparare il tedesco per lavorare in un negozio tedesco come commesso lo è (limita anche il vocabolario necessario a poche decine di parole).

Misurabilità:

Bisognerebbe stabilire un criterio per misurare il progresso nell’apprendimento. Perseverando nell’esempio dell’apprendimento delle lingue, si può facilmente stabilire che imparare un certo numero di parole nuove in un mese è soddisfacente. Ciò si fa facilmente utilizzando la rubrica che consiglio nell’articolo sull’apprendimento delle lingue da autodidatta, ad esempio. Nel miglioramento delle prestazioni di corsa, si può facilmente misurare quanti chilometri si corre o per quanto tempo.

Raggiungibilità:

Il traguardo deve essere umanamente raggiungibile. Anche se da persona che crede fermamente nelle enormi potenzialità nascoste del nostro cervello e del nostro spirito, ammetto la possibilità di realizzare cose (non solo nel campo dell’apprendimento) che sono qualificate come “umanamente impossibili”.

Rilevanza:

Il tuo scopo di apprendimento ha un peso nel grande schema della tua vita?

Questa è una domanda molto difficile perchè, tra le altre cose, può darsi che i gusti e le tendenze cambino fortemente negli anni.

Definizione temporale:

Deve esserci una scadenza. Se non c’è, la tendenza a deragliare dal giusto corso si farà sempre più irresistibile. Sorgeranno le cosiddette urgenze, tipo le email da rispondere, a distrarre anche il più motivato degli studenti. La procrastinazione prenderà il sopravvento.

Molti, spinti dal pur eccellente entusiasmo dell’apprendimento, potrebbero non dedicare del tempo alla fissazione dei traguardi nel modo delineato.

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La pratica rende perfetti…ma come praticare?

Come in altri campi della crescita personale, è bene investire degli sforzi in più al principio del tragitto, per poi vedere l’investimento molto ripagato a distanza di tempo. Quindi: ribadisco l’importanza di fissare i traguardi secondo il modello descritto.

È bene anche fissare delle tappe intermedie nell’apprendimento, così, una volta raggiunte, avremmo lo stimolo a continuare basato sulla soddisfazione di avere già raggiunto alcuni traguardi concreti, anche se minori di quello finale.

Dove Studiare/Apprendere:

Ho notato che se si intraprende lo studio di un qualcosa di nuovo nello stesso luogo in cui si lavora, o dove si sta abitualmente, essere distratti è molto più facile. Sarebbe meglio ritagliarsi un luogo in cu si va per concentrarsi sul proprio apprendimento.

Quando:

La verità è che il tempo dedicato all’apprendimento non è mai abbastanza, che ogni momento è buono per apprendere e migliorarsi.

Il problema è che, a volte, non si trova mai il tempo di dedicarsi all’apprendimento (con scuse più o meno nobili e fondate, ovvio).

Ciò rappresenta un’occasione sprecata, soprattutto se ci si è presi la briga di attraversare tutti i passaggi sopra consigliati, e magari altri che si è ritenuti utili. Magari si sono comprati dei libri, si è comprato del materiale su cui disegnare, uno strumento… e poi? Tutto risulta in uno spreco di denaro.

Non basta volere qualcosa. Non basta volere imparare. Bisogna volere veramente. Sforzarsi ed impegnarsi. Le cose di grande valore non possono essere ottenute in un minuto, in nessun campo.

Sicuramente, avere delle abitudini aiuta nel “trovare” il tempo per dedicarsi alla nuova attività. Fare l’esperimento dei trenta giorni magici per il cambiamento potrebbe aiutare in tal senso.

Insegna:

È notorio che insegnare qualcosa ne migliora la comprensione anche per il soggetto che insegna. Quindi, senza pretese di maestria o perfezione, perchè non cominciare a parlare di ciò che si sta imparando. Insegnare significa ripetere anche a se stessi le nozioni, significa elaborarle, quindi capirle e ricordarle meglio.

Spero che tu cominci ad apprendere qualcosa di importante per te, e che questo articolo abbia contribuito ad insegnare ad apprendere ciò che desideri.

Foto di toddwmac

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