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9 Consigli per una “lettera di accompagnamento” di successo… non il solito curriculum

Cover letter, lettera di accompagnamento per la crescita personale
... Questa si che è chiarezza ed originalità! Disegno di
Scritto da Alexander

Nel periodo in cui cercavo di essere assunto, ho avuto modo di studiare svariate pagine di consigli su come scrivere Curriculum e Cover letter ( lettera di accompagnamento o lettera di presentazione). Nell’applicare questi consigli ho tratto sicuramente dei giovamenti, quindi sento di dovere trasmettere una sintesi di tutto il materiale che ho letto e della mia eserienza personale.

Prima ancora di scrivere il curriculum e la lettera di presentazione ti consiglio di interrogarti con serenità ed onestà sul perchè vuoi il lavoro in quella data struttura e posizione. Io credo che, spesso, la prima e più importante risposta sarà: “perchè mi serve un lavoro”. Capisco la tua posizione, ma ti invito a sforzarti. Questa motivazione non è chissà quanto … motivante nella prospettiva di una azienda, perchè è  quella che ti qualifica come uno dei tanti. Quindi, o ti sforzi di convincerti che c’è qualcosa che veramente ti attira verso quella posizione (se proprio vuoi, anche un po’ mentendo a te stesso), o è meglio che lasci stare. Le alternative saranno:  un roboante respingimento (alternativa migliore), od una vita professionale non troppo gratificante.

Non troverai un fac-simile di lettera di accompagnamento al curriculum, ma una lista dei fondamentali per meglio impostare la tua lettera di accompagnamento:

1.Evita errori di grammatica e di ortografia.

Ovviamente non voglio offendere nessuno, ma purtroppo capita che anche i più colti e pignoli non scrivano da parecchio tempo, e la situazione è solo aggravata con l’utilizzo di tablet e telefoni a tutto spiano, che rendono l’esercizio della scrittura meno frequente.

Una cover letter con ripetuti errori di grammatica o battitura urla “perdente” a gran voce.

Il datore di lavoro percepisce che chi fa tali errori lavori in modo arronzato, che non sia colto, che non sia interessato ai dettagli… ed a fare un buon lavoro.

L’errore di battitura accade frequentemente; purtroppo ne trovo sempre di nuovi su queste pagine. Credo che le aziende non siano intolleranti nei confronti di questi episodi, se rimangono sporadici. Cosa ben diversa è un documento costellato di gravi errori.

Il consiglio vale anche per aziende straniere. Sarebbe auspicabile che queste siano più tolleranti nei confronti di una lettera di accompagnamento con errori, ma non è da aspettarselo. Le aziende straniere preferiranno comunque di leggere un testo (quasi) impeccabile dal punto di vista formale.

Quindi, se usi una lingua straniera, chiedi comunque l’ausilio di un altra persona, preferibilmente madrelingua.

Considera questo: se avessi decine di pretendenti prenderesti uno che ha fatto errori od uno che si è espresso perfettamente?

Impegnati, si tratta di un consiglio facile da seguire che ti dà un certo vantaggio già in partenza.

A proposito, se ti va puoi segnalarmi errori di battitura… Magari se hai talento ti potrei assumere io per aiutarmi nella scrittura.

2.Manifesta di volere avere una “relazione a lungo termine”.

Qualunque negozio od azienda, nella visione della dirigenza, non dovrebbe morire l’indomani. Di conseguenza, chi assume vorrebbe collaboratori a lungo termine (polemica sui contratti a termine e cose simili a parte).

Assumere e formare i lavoratori sono attività che costituiscono un costo per l’azienda; all’inizio, probabilmente, un nuovo lavoratore incide negativamente sul bilancio. Occorre quindi dare la disponibilità a rimanere a lungo. Torna utile il consiglio che ho fonito all’inizio : bisogna sapere perchè si vuole lavorare in quella posizione. Solo così si può volere lavorare a lungo in quella posizione e trasmettere questa volontà in modo autentico.

Nella mia esperienza, almeno un lavoro non mi è stato dato perchè non sono stato in grado di trasmettere che sarei rimasto a lungo (naturale conseguenza del fatto che non avevo nessuna intenzione di rimanere in quel luogo a lungo).

La validità di questo consiglio dipende anche dal tipo di lavoro che cerchi. Se cerchi un lavoro con lo stipendio minimo in una multinazionale od in una grossa azienda, allora ad entrambe le parti potrebbe fare comodo che il rapporto duri poco.

Se vuoi unirti ad una impresa di famiglia, ad un’organizzazione in cui la conoscenza tra i lavoratori sia indispensabile per una migliore produttività, invece, dovresti fare molta attenzione a questo consiglio.

Attenzione, non ti sto suggerendo di mentire. Se vuoi lavorare solo per due mesi l’anno, semplicemente rivolgiti a chi offre due mesi di lavoro. Anche per questo devi capire perchè vuoi quel dato lavoro: se ti piace veramente, ma hai solo due mesi liberi, mentre il datore offre lavoro a tempo indeterminato, non sarebbe meglio considerare di liberarti ed offrire di lavorare a tempo indeterminato?

3.Rivolgiti ad aziende che sono basate dove vivi, oppure dove hai la seria intenzione di andare (non solo per il lavoro) se sei scelto.

Il consiglio non ha, come potrebbe sembrare, un fine pratico e logisitico, almeno non solamente quello. Il punto è che il datore di lavoro potrebbe percepire che tu sei semplicemente disperato tanto da dovere raggiungerlo chissà dove. L’imprenditore ne dedurrebbe, quindi, che tu non sei particolarmente qualificato. In breve, nell’ottica del datore di lavoro: richiesta di lavoro lontano da casa= Incapacità di trovare lavoro vicino casa.

Quindi, se fai richiesta per un lavoro lontano, spiega in modo ragionevole i perchè della scelta (moglie e figli lontani, unicità della posizione offerta, ecc..).

Inoltre, il datore di lavoro potrebbe non gradire di dovere affrontare eventuali pastoie burocratiche per assumere uno straniero, o potrebbe temere che il lavoratore che viene da lontano abbandonerebbe più facilmente il posto per tornare a casa. (Vedi consiglio precedente).

4.Dimostra di sapere quello che vuoi.

Ancora una volta, il perchè di cui sopra assume tutta la sua rilevanza.

Un errore che chi chiede posti di lavoro spesso fa, è quello di ritenere che la propria buona volontà ed il proprio entusiasmo siano sufficienti a farlo accettare. Purtroppo non bastano, semmai danno l’impressione di essere disperati e di essere pronti a fare qualsiasi cosa pur di lavorare.

Tale attitudine da l’impressione di non essere ben determinati e ben qualificati, piuttosto che dei volenterosi e talentuosi tuttofare.

Forse, se fai richiesta di lavorare in una azienda piccola, e dimostri di eccellere, salvo che nella tua chiarezza e determinazione circa il ruolo che vorresti ricoprire, potresti avere la fortuna di ottenere comunque un colloquio nel quale potrai “convincerli” all’assunzione, ma partirai comunque svantaggiato.

Ti consiglio di porre particolare attenzione a questo consiglio. Magari ti percepisci (e lo sei veramente), flessibile e poliedrico, ma non lo riuscirai a  trasmettere, se non fai attenzione a quanto scritto qui.

Qualcuno potrebbe obiettare che offrire all’impresa una maggiore versatilità ed adattabilità sia molto positivo. Io credo che, ricevendo le imprese moltissime richieste, la specificità paghi. Alla genericità è più facile rispondere con un generico (email standardizzata) NO.

Insisto, per chi offre lavoro, l’assumere una persona importa dei costi, per tanto il procedimento deve essere il più facile possibile, uno dei modi in cui è reso facile è con la specificità della richiesta dell’aspirante lavoratore. Il datore di lavoro non può e non vuole assumersi il costo di spiegarti che cosa vuoi e puoi fare. Insistodi nuovo: capisci che cosa vuoi e spiegalo (questo è anche uno dei principi della Legge di Attrazione).

Io consiglio di seguire queste direttive anche se l’offerta di lavoro è abbastanza specifica: fagliela vedere tu! Aggiungi ancor più dettagli a quello che potrebbe essere fatto in quel ruolo.

5.Crea la migliore difesa

Se nel diritto penale vale la regola “innocente fino a prova contraria” nel lavoro non vale la regola “assumibile fino a manifesta incompetenza”. Purtroppo per i più pigri o meno motivati, non basta essere ok, cavarsela o non fare grandi figuracce, per essere assunti. Si tratta, spesso, di ambienti molto competitivi, quindi bisogna fare qualcosa in più della normalità per vincere.

Se dimostri grandi capacità ed entusiasmo (concreto, v. Sopra) ce la puoi fare. Le aziende più grandi potrebbero addirittura “ideare” la posizione per offrirtela e farti salire a bordo.

Anche in questo ambito: sii specifico. Spiega chiaramente quali sono le tue doti, forniscine la miglior prova possibile e magari fai anche un esempio concreto di come una tua capacità (conoscitiva o pratica) abbia avuto un impatto positivo su una questione lavorativa precedente. Guarda l’immagine per un esempio di lettera di accompagnamento originale.

Cover letter, lettera di accompagnamento per la crescita personale

… Questa si che è chiarezza ed originalità!
Disegno di Bart Claeys @Flickr

6.Sii professionale

I datori di lavoro vogliono persone serie e responsabili (giustamente. Tu non faresti lo stesso?)

Il datore vuole evitare i problemi derivanti dall’assumere persone irresponsabili, instabili ed incompetenti.

Non è accettabile:

  • Lamentarsi dei precedenti datori di lavoro;
  • Lamentarsi della propria condizione di vita, della propria istruzione, infanzia, ecc…
  • Lamentarsi di alcuni lavori fatti pecedentemente;
  • Dire di sentirsi incompresi;

Ad alcuni lettori potrebbero sembrare consigli scontati, ma tante persone, credendo di risultare oneste ed aperte, scrivono cose così, sconfiggendosi da sole.

Se sei scontento di alcune cose nella tua vita e le vuoi cambiare, anche con un nuovo lavoro, hai tutta la mia simpatia ed è a te che dedico tutto il mio lavoro su questo sito, ma non puoi trovare consolazioni dal potenziale datore di lavoro. Il datore di lavoro non ha il compito di salvarti, nè lo vuole assumere, e non può nemmeno (ammesso che lo volesse) verificare se e quanto le tue precedenti condizioni lavorative fossero inaccettabili e che il tuo precedente “boss” fosse uno stolto.

Dai messaggi scritti sopra il datore di lavoro ne deriverà:

  • Se aveva problemi con i precedenti datori li avrà con me;
  • Questa persona non è stabile, leale e sufficientemente grata per quello che le si è offerto;
  • Questa persona presume (infondatamente) di potersi lamentare dei propri datori di lavoro;

Questa persona ha un approccio negativo.

7.Esprimi la tua personalità

La principale difficoltà nell’ essere assunti è che ci sono troppe domande… il vantaggio è che sono troppo standardizzate.

Troppi curricula e lettere di accompagnamento sono blande, sterili e senza carattere. Meglio, invece, cercare di emergere, fare della leggera ironia e dimostrare creatività. Così il datore di lavoro si ricorderà più facilmente di te, si immaginerà cosa significherebbe avere a che fare con te; non saresti un semplice numero.

Importante non esagerare e strafare, e considerare che a qualcuno potrebbe non piacere l’alzata di capo. Ma credo che il rischio sia ben bilanciato dai grandi possibili benefici. Del resto, non preferiresti collaborare con chi ha saputo apprezzare una tua peculiarità, piuttosto che con uno che ti ha scelto solo “pesandoti” su una bilancia?

E’ possibile e consigliabile essere leggermente informali per creare una maggiore vicinanza.

Anche aggiungere una foto, quando non richiesta, potrebbe favorirti. Ancora una volta, il datore di lavoro avrà maggiore facilità ad immaginarti tra i suoi collaboratori.

Se puoi provare le tue abilità, per esempio di scrittura, nella lettera di accompagnamento, è meglio farlo.

Se hai degli aspetti “oscuri” del carattere, come una eccessiva asocialità, cerca di non manifestarli e, ovviamente, prova (per il tuo benessere più che per lavorare) a cambiarli.

8.Esprimi la tua grandezza

Tu, io, tutti, abbiamo delle grandi qualità. Tutti.

Scoprile, abbi fiducia e dimostrale. Ovviamente, non mentire. Ma se il lavoro è quello giusto per te, perchè sei sicuro di avere delle competenza molto sviluppate, che non hai visto in altri, dichiaralo a testa alta, incentra la lettera su queste qualità. (Ancora una volta rileva l’importanza del “perchè” vuoi quel particlare lavoro).

Come già scritto, se la fisica ti consente di dimostrare le abilità che sai di avere e di cui scrivi nella lettera, provalo. Manda uno scritto, il link ad un filmato da te montato od una foto da te fatta.

Qualunque cosa che ti aiuti a dimostrare che hai delle qualità particolari in quel campo (coerenti con la posizione offerta) può e deve essere spiegata e dimostrata.

9.Fai domanda per un lavoro coerente con le tue capacità ed esperienze

Non fare domanda solo pensando: “tanto che cosa ho da perdere?”

Così perdi il tuo tempo e lo fai perdere agli altri.

Anche se dovessi essere assunto, le cose finirebbero per non andare bene: tu non saresti produttivo e felice, e forse perderesti occasioni di lavoro migliori.

Ricorda che sei tu che hai la responsabilità di creare il tuo percorso lavorativo (come hai la responsabilità di tutto quello che ti succede, mi spiace dirtelo).

Credo che sia facile comprendere i consigli di cui sopra, facendo il piccolo sforzo di mettersi nei panni del datore di lavoro.

Credo anche che i consigli siano più facilmente applicabili se capisci che nessuno ti regala il lavoro ideale. Si tratta di una cosa possibile da raggiungere, ma per la quale bisogna impegnarsi. Leggi di più sul tema cliccando qui. Se non ci si impegna, o si rimane disoccupati, o si finisce in un lavoro che non realizzi al massimo.

Sarebbe bello che tu applicassi questi consigli per impostare la lettera di presentazione per un lavoro che ti appassiona veramente, non per un qualsiasi lavoro per tirare avanti.

La tua opinione e le tue domande sono importanti, scrivile qui sotto.

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A presto,

D.Alexander

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